#Quarantenadilibri, la Regina delle tenebre e altri racconti di Grazia Deledda

Grazia Deledda

“La regina delle tenebre” è una raccolta di sei brevi novelle di Grazia Deledda, premio Nobel per la Letteratura nel 1926 e prima donna italiana a ricevere il prestigioso riconoscimento. La penna della scrittrice sarda, splendida e fluida, riesca a scavare nelle pulsioni dell'animo umano, a rendere mitica la tragedia, a raccontare la debolezza umana con un atteggiamento compassionevole, una pietas, nei confronti di ciò che è mortale. Sembra quasi che, nelle opere della Deledda, la stessa cerchi di rimarcare il binomio indissolubile tra  uomo e istinto. Nonostante l'esercizio alla ragionevolezza e razionalità, l'uomo fatica ad obbedirsi perché è un essere naturalmente istintivo, e godendo del libero arbitrio finisce invece per assecondarsi, senza alcuna possibilità di sottrazione.  Sei novelle, dicevo, tutte ambientate in piccoli paesi della Sardegna, terra madre della stessa Deledda.

Le storie ci parlano di rivelazioni, rinunce , ingiustizie, rivalse e vendette. La prima, che regala il titolo alla raccolta, narra la vicenda di una giovane donna, Maria Magda a cui, almeno all'apparenza, non mancherebbe nulla per essere felice: venticinque anni, bella, ricca, fidanzata, senza aver mai provato un dolore veramente grande. . Da lì a poco sarebbe convolata a nozze e avrebbe coronato il suo sogno. Ogni possibile felicità l'attende, tuttavia qualcosa di cupo, all'improvviso, comincia ad adombrarle l'anima. Un vuoto tenebroso si insidia nella sua allegria, fino a sporcarla. Si interroga sulla probabile causa di quel tormento che le "essiccava ogni idea di piacere".

Avrebbe voluto sposare quell'uomo, vivere con lui in una casa bellissima, eppure non riesca a pensarsi lontana dalla abitazione paterna; consapevole che quel desiderio non sarebbe stato condiviso e "l'amore morrebbe". Il dolore cresce dentro di lei fino al punto da bloccarne i gesti e non permetterle neppure di varcare l'uscio di casa. Si chiude in se stessa e alla vigilia delle nozze, decide di annullare il matrimonio. Perché, si chiedeva? Cosa le stava succedendo? Esce solo di notte, nelle ore di buio, quando il resto del mondo dorme e nessuno può farle domande, a cui forse non saprebbe neppure rispondere; veste di nero e indossa un cerchietto con cinque sfavillanti gemme luccicanti sulla fronte.

Nonostante le sue precauzioni, le voci in paese alimentano strane dicerie sul suo conto, cominciano a chiamarla "la regina delle tenebre", proprio per quella sua inconsueta abitudine di evitare la luce del sole. Molti la credono pazza, qualcuno asserisce che vuol imitare Marina di Malombra (protagonista del libro di Fogazzaro) e che quindi in breve anche lei avrebbe commesso atti criminosi.

Quella di Magda è una "malattia morale", una voce intima che lei chiama "io superbo" e che le trema dentro con un suono stanco, come se un demone sbeffeggiasse la sua trasformazione. Non smette di interrogarsi, prosegue il suo cammino finché l'epifania giunge a lei inaspettata, durante una delle sue solite passeggiate, al chiaro di luna.

Gli altri racconti  Il bambino smarrito: parla della disperazione di un uomo, ormai deciso a porre fine alla sua esistenza finché non incontra un bambino che si era smarrito nel bosco.
Le due giustizie: la storia di Ziu Chirchiu incriminato iniquamente dalla giustizia umana.
La giumenta nera: Giaime, un ragazzo troppo colto e sensibile si trova incapace di accettare il vivere comune, adagiarsi e accogliere impassibile ciò che attorno a lui accade.
Sarra:  la storia di Alessandra (Sarra) costretta a ubbidire al padre padrone e al volere maschilista della sua famiglia.
Primi baci: l’amore tra due ragazzi viene messo alla prova da un terrificante sospetto.

Margherita Ingoglia

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