Coronavirus, Rossi: "Negozi chiusi in Toscana a Pasqua e Pasquetta"

Attività commerciali chiuse il 12 e 13 aprile in tutta la Toscana, aperte solo farmacie e edicole. Per Pasqua e Pasquetta scatta una nuova ordinanza, a breve sarà firmata dal governatore Enrico Rossi dopo la richiesta di ieri (giovedì 9 aprile) di Anci Toscana.

Proprio Rossi ha dato la notizia in un tweet: "Sto per firmare l'ordinanza di chiusura delle attività commerciali per Pasqua e Pasquetta ad eccezione di edicole e farmacie".

A breve sarà pubblicato il testo dell'ordinanza. Stando a quanto detto da Rossi, non rimarranno aperte neppure le botteghe di vicinato nelle giornate di domenica e lunedì. I supermercati rimarranno con le saracinesche abbassate. 'Salva' invece la consegna a domicilio. La decisione è stata presa per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

L'ordinanza nello specifico

Poco prima delle 14 il presidente Rossi ha firmato l'ordinanza che dispone per la domenica di Pasqua e per il lunedì dell'Angelo, la chiusura, su tutto il territorio regionale, di tutti gli esercizi commerciali della piccola media e grande distribuzione, ad eccezione delle rivendite di giornali, delle farmacie e delle parafarmacie.

La Regione precisa che è fatta salva, nel rispetto della vigente legislazione emergenziale, la sola consegna a domicilio, esclusivamente mediante la prenotazione online o telefonica e non presso l’esercizio, dei generi alimentari e dei beni di prima necessità.

Chi trasgredisce può essere sanzionato con la sospensione dell’attività da 3 a 15 giorni consecutivi, secondo i criteri di proporzionalità cui all’art.11 della Legge n. 689/81. Le Polizie municipali, tutte le altre Forze di polizia, gli agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria, sono incaricati dell’osservanza e del rispetto dell'ordinanza.

Cgil: "Scelta saggia"

Filcams Cgil Toscana scrive: "Accogliamo con favore la notizia che la Regione Toscana, in una ordinanza, dispone la chiusura delle attività commerciali per Pasqua e Pasquetta. È una scelta saggia e apprezzabile ma dobbiamo chiedere ancora di più. Ci stiamo battendo da tempo per far contingentare le aperture e gli orari dei punti vendita, nell’ottica di garantire una maggiore tutela della salute e della sicurezza di lavoratori e cittadini in questa emergenza coronavirus. Così come ci stiamo battendo per far capire che fare la spesa va considerata una necessità e non una scusa per uscire. Per questo chiediamo che anche per il 25 aprile e il Primo maggio la Regione emani un’ordinanza di chiusura per le attività commerciali, sia per dare ristoro ai lavoratori, sia per ridurre il rischio di maggiori quantità di gente in giro, sia per poter celebrare degnamente, seppur in modalità virtuali vista l’emergenza Covid19, due feste importanti e significative come la Liberazione e la festa dei lavoratori. Infine, chiediamo che anche ai lavoratori del commercio, che in queste settimane di emergenza coronavirus, esposti per forza di cose al contagio, hanno svolto con responsabilità e abnegazione la loro mansione, vengano fatti periodicamente dei test Covid19. Per la loro sicurezza e di quella della collettività".



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