Va in pensione il comandante dei carabinieri di Sambuca Giorgio Musarra

Giorgio Musarra Pizzo

Dopo ben 41 anni, da domani 23.04.2020, cesserà di essere in servizio attivo per raggiunti limiti d’età il Maresciallo Maggiore Giorgio Musarra Pizzo, Comandante della Stazione Carabinieri di Sambuca Pistoiese.

Il Maresciallo Maggiore Musarra, nato nel 1960 a Tortorici in Provincia di Messina, è entrato a far parte dell’Arma dei Carabinieri nel lontano 30 maggio del 1979, con il grado di Carabiniere Ausiliario, dovendo assolvere alla leva militare a quel tempo obbligatoria per legge. Nel corso della sua carriera, partendo dal grado più basso, egli è riuscito a rivestire tutti i gradi intermedi fino a quello attuale, ricevendo quindi numerose promozioni e assolvendo i più diversificati incarichi. Infatti, dopo aver raffermato ed essere passato in servizio permanente effettivo, Egli ha prestato servizio in Calabria, presso la Compagnia Speciale di Rosarno e poi in Toscana, presso al Stazione Carabinieri di Incisa Valdarno.

Promosso al grado di Appuntato, il Maresciallo Maggiore Musarra ha effettuato il corso specialistico per “Operatore di Centrale Operativa”, venendo dapprima trasferito presso la Centrale Operativa di San Marcello Piteglio e successivamente presso quella del Comando Provinciale Carabinieri di Pistoia, ove è rimasto fino al raggiungimento del grado di Maresciallo.

A questo punto, non potendo più restare presso quel Reparto, il Maresciallo Maggiore Musarra è stato destinato alla Stazione Carabinieri di Pracchia con l’incarico di “addetto” e, dopo circa tre anni, ha assunto il Comando della Stazione Carabinieri di Sambuca Pistoiese, ove è rimasto consecutivamente per circa 19 anni. Durante tale periodo, Musarra si è distinto non solo per la costante vicinanza e disponibilità nei confronti della popolazione, di cui è diventato vero e proprio punto di riferimento, ma anche per importanti operazioni di servizio, ottenendo vari riconoscimenti e ricompense fra cui il compiacimento del Comandante della Legione Toscana, per aver evacuato, nel giugno del 2011, gli occupanti di un’abitazione andata a fuoco, salvando un nucleo familiare composto da tre persone a rischio della propria incolumità personale.

Svariati sono stati anche gli apprezzamenti dei suoi superiori per operazioni di servizio finalizzate al contrasto e alla repressione della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti, le quali hanno portato, nel corso degli anni, al rinvenimento e al sequestro di numerosi piantagioni di marijuana e all’arresto di molti dei suoi coltivatori.

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