Questionario Uisp Empoli Valdelsa sullo sport locale per intervenire dopo l'emergenza

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Il comitato Uisp Empoli Valdelsa vuole stare al fianco dei propri associati in un momento così complesso. Oltre 1.500 soci e 200 società sportive affiliate, che costituiscono un tessuto importantissimo per l'associazione e per tutto il territorio. Capirne le preoccupazioni, le criticità, le esigenze è il primo passo per poter costruire delle risposte e disegnare il futuro. Così è stata lanciata una campagna che ha come obiettivo proprio la mappatura degli umori di soci e società sportive per avere un quadro più chiaro della situazione. Nelle prossime settimane, attraverso una campagna capillare di telefonate, saranno contattati tutti i protagonisti dello sport e dell'attività motoria Uisp.

«Abbiamo una base associativa molto forte – spiega Alessandro Scali, presidente del comitato Uisp Empoli Valdelsa – e attraverso questa iniziativa vogliamo rinnovare il nostro legame con essa. C'è tutto il mondo dell'Afa, un mondo non giovanissimo, a cui vorremo arrivare anche con una rassicurazione. Le famiglie dei bambini con cui facciamo progetti, coloro che frequentano le nostre iniziative. E poi ci sono le associazioni e le società sportive, che sono alle prese con incognite enormi e con le quali vorremmo iniziare a pensare un nuovo presente e un nuovo futuro. L'obiettivo che ci prefiggiamo è duplice. Da una parte vogliamo far sentire la nostra vicinanza, vogliamo parlare con le persone, ristabilire un contatto che il blocco di tutte le attività ha reso inevitabilmente meno diretto. E dall'altra intendiamo mappare la situazione della nostra base, avere una cornice interpretativa dei diversi problemi che stanno emergendo in modo da poter studiare delle strategie di sostegno, programmare una ripartenza nei tempi e nei modi consentiti dalla normativa e, soprattutto, programmare il futuro, a partire dalla prossima stagione».

Sono state fissate alcune domande di fondo, diversificate in base ai destinatari (soci individuali e società sportive), che verranno sottoposte attraverso delle telefonate in un clima informale. Si cercherà quindi di capire come è cambiata la vita degli sportivi con il blocco delle attività, quali sono le principali preoccupazioni, quali suggerimenti avanzerebbero all'associazione e se – nel caso in cui fosse permesso – preferirebbero riprendere l'attività in estate o direttamente in autunno. Si tenterà, infine, di andare un po' più a fondo sulla situazione delle società chiedendo loro quanto ha inciso l'emergenza e il blocco dal punto di vista economico, delle relazioni e strettamente sportivo, quali sono le prospettive a breve e a medio termine, come giudicano gli strumenti messi in campo dalle istituzioni e se sono sostenibili per dirigenti e operatori, oltre ad indicazioni sulla eventuale prosecuzione delle attività.

Al termine della campagna verranno messi insieme i risultati in modo da avere una cornice più precisa entro la quale - per quanto possibile - intervenire. Consapevoli che il futuro prossimo che ci aspetta non sarà facile, ma che il mondo dello sport e dell'attività motoria è fondamentale per ogni società e per ogni comunità. E per questo va salvaguardato.

Fonte: Uisp Empoli Valdelsa



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