Rollo chiede riduzione TEFA alla Provincia di Pisa

Dario Rollo (foto da Facebook)

Il sindaco di Cascina Dario Rollo ha chiesto al Presidente della Provincia di Pisa di ridurre il T.E.F.A. (Tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali). Un tassa “occulta” che i cittadini pagano nella TARI (Tassa sui rifiuti). Rollo spiega che la richiesta è partita a seguito di quanto dichiarato dal Presidente di UPI (Unione Province Italiane) Michele de Pascale nell’audizione con le Commissioni Bilancio di Camera e Senato dello scorso 28 aprile dove ha affermato la necessità di esentare dal pagamento della Tari, per il periodo di blocco totale, quelle attività economiche colpite dall’emergenza e ridurre la tassa per il periodo di apertura con limitazioni. In considerazione che il tributo ambientale sui rifiuti urbani (TEFA) dovuto alla Provincia è commisurato alla superficie degli immobili assoggettati dai Comuni alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti (TARI) e i soggetti passivi sono gli stessi sui quali grava la predetta tassa (Utenze domestiche e non domestiche), è necessario che anche l’ente provinciale faccia la sua parte. Il tributo provinciale infatti è applicato nella misura percentuale deliberata annualmente dalla provincia nella misura compresa tra l’1% ed il 5%. La Provincia di Pisa, sin dal 2012 applica l’aliquota massima, cioè il 5%. Questo tributo provinciale è accertato e riscosso direttamente dai singoli Comuni che riversano l’imposta provinciale all’Ente competente. Per il comune di Cascina, il T.E.F.A. ha un valore annuale di oltre 360 mila euro che viene ripartito ed addebitato nei bollettini TARI a tutti gli utenti. La richiesta avanzata alla Provincia dal sindaco f.f. Rollo sarebbe quella di procedere, già da questa annualità, ad un abbassamento dell’aliquota, così da permettere una riduzione contestuale e di pari importo del tributo TARI a carico dei contribuenti. Sarebbe opportuno ridurre quanto meno l’aliquota al 2,5%, così come era fino al 2011 quando fu raddoppiata dalla Provincia e successivamente confermata dalla stessa l’aliquota massima fino ad oggi. Si tratterebbe di un risparmio per i cittadini e imprenditori di oltre 180 mila euro. Se la Provincia non dovesse rivedere l’aliquota, la tassa verrebbe “a pesare” nella sua interezza, in quanto il calcolo è effettuato sull’intero costo del servizio e non sull’importo ridotto a seguito di esenzioni. Anche una parziale esenzione TARI, effettuata da parte del comune a favore delle imprese colpite dall’emergenza Covid-19, non eliminerebbe la base imponibile sulla quale calcolare la tassa provinciale che continuerebbe a dover essere pagata dal contribuente o dal comune in caso di intervento. La tempistica dell’istanza presentata dal comune di Cascina riveste carattere di urgenza al fine di poter pianificare le politiche agevolative a favore di imprese e cittadini che l’amministrazione comunale cascinese sta pianificando e che metterà in atto a breve – conclude Rollo.



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