Centri estivi, i Comuni di Lucca e Piana a lavoro per la riapertura da giugno

Uno sforzo congiunto per assicurare la ripresa delle attività educative sul territorio e per la definizione di linee comuni in vista della riapertura delle scuole a settembre: è quello su cui stanno lavorando gli/le assessori/e della Piana di Lucca riuniti nella Conferenza Zonale per l’Istruzione. Tutti le amministrazioni comunali della Piana di Lucca sono impegnate nell’attivare percorsi per la progettazione di attività estive per bambine e bambini da 3 a 14 anni. Le modalità attuative saranno diversificate a seconda delle diverse dimensioni, caratteristiche territoriali e dei precedenti storici, ma unanime è la volontà di intervenire con tempestività e di aumentare i contributi e i sostegni alle famiglie. Saranno acquisiti gli interventi finanziari destinati a queste attività dal Ministero alla famiglia, definiti in 150 milioni dal Decreto Rilancio del 13 maggio 2020, e quelli messi a disposizione dalla Regione Toscana: 2 milioni stanziati dalla delibera di Giunta Regionale n. 602 del 11 maggio 2020 . Gli/le assessori/e concordano sull’opportunità di mettere a disposizione gratuitamente spazi comunali per la realizzazione di proposte educative e opportunità formative di qualità. Si intende inoltre valorizzare gli spazi all’aperto delle istituzioni scolastiche e dei vari territori comunali, definendone anche l’organizzazione per ospitare, anche a titolo gratuito, le attività didattiche nei mesi estivi adottando tutte le necessarie misure di sicurezza.

In vista della programmazione della apertura dell’anno scolastico 2020/21 la Conferenza zonale ha constatato con notevole preoccupazione che l’ufficio scolastico regionale ha annunciato la riduzione dei posti in organico del personale docente e ATA per la nostra provincia addirittura nella misura di 50 unità. La decisione appare totalmente in contrasto con le misure organizzative annunciate, che prevedono la suddivisione delle classi in gruppi poco numerosi. Ci si chiede pertanto come il Ministero possa avviare un piano degli organici senza tener conto delle esigenze reali che l’anno prossimo richiederanno l’aumento e non la diminuzione del personale. Non si comprende come il Ministero da una parte studi misure organizzative nuove e dall’altra, in modo del tutto schizofrenico, utilizzi parametri vecchi per disciplinare il piano delle cattedre. In questa situazione si chiede quindi la deroga dai parametri numerici richiesti per l’attivazione delle classi prime di tutti gli ordini di scuola, in modo da comporre gruppi classi poco numerosi, in linea con le imprescindibili indicazioni sanitarie. 

Nell’ottica della programmazione della ripartenza scolastica si chiede pertanto con determinazione una deroga sui criteri ordinari di formazione delle classi e soprattutto si richiama all’ampliamento della dotazione organica dei docenti e del personale ATA della Piana: i Comuni della conferenza zonale di Lucca, infatti, contestano pienamente la possibilità che vengano operati tagli.

Si prospettano inoltre interventi edilizi negli spazi interni ed esterni degli edifici scolastici all'insegna dell'innovazione didattica e che possano durare nel tempo e non semplicemente rispondere alla necessità contingente di messa in sicurezza degli spazi.

L'impegno in questa fase è quello di raccogliere i bisogni e le richieste dei comuni coinvolti attraverso incontri settimanali con le rappresentanze di scuole, famiglie e operatori impegnati nei servizi educativi e scolastici per calibrare l'offerta sulle reali necessità dei singoli territori. Pertanto si terranno tavoli di confronto aperti alle varie rappresentanze, il primo dei quali, programmato per il prossimo venerdi (21 maggio), sarà dedicato alla interlocuzione con i dirigenti scolastici.

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio stampa



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