Due secoli di Orto Botanico a Lucca, nuovo percorso espositivo

Il 23 maggio 1820 Maria Luisa di Borbone duchessa di Lucca firmava il rescritto con il quale disponeva la consegna della Piaggia Romana – l’antico prato acquitrinoso fra le mura e il convento di San Micheletto – alla scuola botanica del Liceo Reale, l’università di Lucca rifondata nel 1819. Iniziava così la costruzione dell’Orto Botanico di Lucca che sarebbe stata portata a compimento in circa tre anni.

La storica giornata è stata celebrata con l’inaugurazione della mostra didattica dedicata e con la messa in rete del nuovo sito alla presenza del sindaco Alessandro Tambellini, di Raffaele Domenici della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, del presidente del Consiglio Comunale Francesco Battistini, dell’assessore alla Cultura Stefano Ragghianti e del dirigente del settore cultura e turismo Giovanni Marchi.

L’Orto botanico riapre così ai visitatori su prenotazione per rispettare le norme di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria mentre il calendario degli eventi inizialmente previsti per celebrare il secondo centenario dalla fondazione sarà riprogrammato non appena la situazione normativa sarà più chiara. Con l’insediamento della nuova curatrice l’attività scientifica dell’istituzione ha subito un notevole impulso nonostante il rallentamento dovuto al blocco di due mesi per l’epidemia: sono stati effettuati controlli approfonditi, valutazioni VTA e strumentali su 35 alberi dall’Università di Pisa, gli interventi prescritti saranno realizzati entro l’estate. Avviati nuovi rapporti di collaborazione con gli altri orti botanici italiani e con la Società Botanica Italiana, in particolare con il Gruppo Orti botanici e Giardini storici che terrà il suo convegno annuale a Lucca. Anche le attività di studio sulla storia del giardino sono riprese ed è in preparazione un volume curato dal Prof. Paolo Emilio Tomei edito dall’Accademia Lucchese di Scienze Lettere ed Arti che darà conto delle nuove acquisizioni. In via di completamento il catalogo storico delle piante che dà conto delle circa 5000 specie coltivate nelle collezioni fra il 1822 ed il 1905, molte delle quali giunte dalla Villa Reale di Marlia, dall’Orto Botanico di Pisa e dal vivaio di Martin Burdin in Savoia. Le ricerche archivistiche hanno inoltre dimostrato la collaborazione diretta dell’architetto Lorenzo Nottolini alla costruzione dell’Orto: il regio architetto mandò un progetto per il cancello, il pietrame necessario alla costruzione e gli altri elementi architettonici ornamentali dai magazzini delle Regie fabbriche. In particolare i due tirsi in terracotta (bastoni sacri del dio Bacco) nel lato interno del cancello sono analoghi a quelli utilizzati da Nottolini per ornare la Galleria delle Statue di Palazzo Ducale, e proprio la pigna del tirso neoclassico è l’elemento caratterizzante che è stato utilizzato per l’ideazione del nuovo logo.

Il nuovo logo e il sito web – Il nuovo logo e il nuovo sito internet sono frutto del lavoro di QZR una giovane e dinamica realtà lucchese. La missione affidata dall’amministrazione comunale al team di grafici e sviluppatori informatici era quella di comunicare e diffondere la tradizione e l’importanza dell’istituzione veicolando i contenuti, i testi e le immagini attraverso un mezzo evoluto, efficiente in grado di adattarsi ai molteplici dispositivi con cui gli utenti navigano sul web. Il logo trae spunto dalle linee della pigna del tirso di terracotta del cancello, un elemento neoclassico che ha un riferimento botanico importante perché la pigna caratterizza sia le conifere che le magnolie: due famiglie di piante molto presenti nell’arboreto. Un marchio che rappresenta quindi un’identità profonda, elegante e moderna. Il nuovo sito dell'Orto Botanico dà ampio spazio ai protagonisti vegetali delle collezioni, alle attività e agli eventi e costituisce una prima visita virtuale per scoprire gli incredibili tesori naturali posseduti. Il progetto privilegia l’uso contemporaneo alla visita, diffuso e continuato del sito, rendendolo snello e funzionale anche in mobilità, oggi il modello più diffuso di fruizione web. Il nuovo sito sarà uno spazio digitale costruito per poter essere ulteriormente sviluppato, per andare a coprire tutte le esigenze scientifiche, didattiche e di divulgazione e promozione dell’istituzione.

Il percorso espositivo sulla storia dell’Orto – articolato in 18 pannelli collocati sui percorsi del giardino scientifico è stato curato da Alessandra Sani e Cristina Mele con la collaborazione del Liceo Classico “Machiavelli” e dell’Orto Botanico di Siena ripercorre gli eventi che hanno caratterizzato la storia dell’istituzione: le due donne fondatrici Elisa Baciocchi e Maria Luisa di Borbone, i direttori, i precursori seicenteschi, gli alberi storici. E poi momenti più esaltanti fra cui la Quinta riunione degli scienziati italiani nel 1843 e quelli più difficili fra cui la soppressione dell’Università di Lucca nel 1865 e l’abbandono delle attività scientifiche durante il periodo fra la prima e la seconda guerra mondiale.

Nuovo video e nuovi social: l’attività promozionale dell’Orto Botanico oltre a proseguire sul profilo facebook Orto Botanico Lucca sarà incentivata attraverso un nuovo canale Instagram. Su tali piattaforme saranno programmati nuovi contributi alcuni dei quali filmati. Presentato per l’occasione un nuovo video realizzato da Infinity Blue che esalta la suggestione del luogo.

Come visitare l’Orto - In attesa dell’avvio del sistema di acquisto dei biglietti elettronici su piattaforma web le prenotazioni potranno essere fatte telefonando al numero 0583 950596 oppure via email a info@ortobotanicodilucca.it e l’accesso sarà temporaneamente gratuito. Con la partenza del portale on-line i biglietti avranno un prezzo di 3 euro, 5 euro come biglietto unico per tutti e tre i monumenti; resteranno inoltre gratuiti per i bambini sotto i 6 anni, i disabili con accompagnatore, gli studenti per motivi di studio (previa autorizzazione dell’Ufficio Cultura) le guide turistiche munite di tesserino regionale di abilitazione.

 

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio stampa



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