Lega Castelfiorentino abbandona Consiglio comunale: "Commissione su commercio liquidata senza interventi"

La proposta del gruppo Lega di una commissione straordinaria per il commercio e piccole imprese, strumento legittimamente riconosciuto nel regolamento comunale, viene accolto dal consiglio comunale come una provocazione politica da alcuni o come inutile da altri senza che sia stato colto lo scopo principale che era quello di seguire, in un contesto strutturato, tutto un evolversi di eventi economici e sociali che hanno avuto inizio con la fase 2.

Evidentemente il Covid 19 non rappresenta un evento abbastanza straordinario da giustificare l’istituzione di una commissione straordinaria, declassata in Consiglio Comunale da organo di confronto a “chiacchiere da bar”, che ostacolerebbe il dialogo diretto con l’amministrazione, la quale, avendo ottenuto la maggioranza dei voti è l’unica che può decidere in tempi rapidi.

Ed è proprio sui tempi rapidi che non ravvediamo ad oggi nessun intervento, né strutturale né immediato per la categoria che ha già manifestato il proprio dissenso pubblicamente in ben due occasioni.

Rispetto al bilancio, che non abbiamo condiviso, la nostra proposta, presentata anche in Commissione Bilancio, è semplice e subito utile alla categoria commercianti e piccole imprese, secondo la quale abbiamo chiesto di rinviare e non annullare le imposte di pertinenza comunale di vario genere per 12 mesi, così da dar modo alle imprese di ripartire con il lavoro e tra 12 mesi, a giugno 2021, pagare in 6 mesi l'arretrato dovuto.

La partita si chiuderebbe entro fine 2021 abbondantemente dentro il perimetro del bilancio preventivo comunale che si chiude a fine 2022. Sarebbe sufficiente spostare momentaneamente alcune imposte di bilancio senza rinunciare a nessun servizio che il Comune ha preventivato e se il nostro incapace Governo centrale si ricorderà di noi e ci farà arrivare, a tal proposito, la tanto sospirata “potenza di fuoco”, potremo da subito, sistemare le imposte utilizzate impropriamente.

Ci sembra inoltre che con l’approvazione delle variazioni e del bilancio preventivo non si sia colto lo scenario in cui ci troviamo e che molto probabilmente è in progressivo divenire, un contesto in cui la richiesta principale al momento sono i buoni spesa. Una presentazione che abbiamo respinto su tutta la linea, con una documentazione corposa consegnata appena un paio di giorni prima del Consiglio e in larga parte illeggibile.

Si continuano a propagandare investimenti ricorrenti, come la piazza del paese, e costosissimi senza per altro aver concluso i precedenti, presentandoli come interventi di riqualificazione e decoro confondendo, forse, investimento e manutenzione di cui avremo, effettivamente bisogno.

Non abbiamo riscontrato interventi importanti, quindi, di ristoro o di sostegno alle imprese e famiglie nel breve periodo, mentre invece c’è stato l’ennesimo proclama da parte del Sindaco sul Decreto Rilancio da cui dovrebbero arrivare, il condizionale è d’obbligo, un importante cifra a sostegno dei Comuni ma nel frattempo il buio assoluto permane.

Anzi si integra ulteriormente la tassa di soggiorno allargandola alle locazione brevi e si riconferma la solita pressione fiscale per l’IMU che vede invece il mercato immobiliare locale agonizzante. Esiste quindi una completa divergenza di strategia politica.

Quando, proseguendo nella discussione, il Sindaco ci accusa di non aver dato il nostro sostegno come Consiglieri alla manifestazione dei commercianti forse perché non eravamo accalcati sotto il terrazzino da cui lui stesso manifestava contro il suo governo, abbiamo capito di essere davvero arrivati alle “chiacchiere da bar” e abbiamo abbandonato il Consiglio.

 

Susi Giglioli, Paolo Cambi, Stefano Paesano - Lega Castelfiorentino



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