Spaccio e minacce per chi non pagava i debiti, 12 persone arrestate in Valdera

È stata sgominata una banda composta da 12 persone dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti in Valdera e alle minacce. Da quanto si apprende minacciavano con armi e altri metodi violenti i 'clienti' che non pagavano i debiti. Protagonista una famiglia pugliese, padre di 42 anni e due figli di 24 e 22 anni, attorno al quale si era formata una struttura di spaccio. Dodici le misure cautelari, di cui tre in carcere e sette ai domiciliari, oltre a due obblighi di presentazione alla pg.

Da quanto si apprende l'inchiesta è scattata nel settembre 2019 quando uno degli uomini arrestati, un pusher, denunciò il danneggiamento del suo furgone che era stato colpito da sei colpi di pistola. A sparare i colpi, il 13 settembre, era stato uno dei figli del boss, il quale voleva intimidire il pusher per un debito di circa 800 euro non pagato. Dalle indagini si è scoperto che metodi violenti e di minaccia erano usati anche contro acquirenti di droga che non pagavano.

Dalle perquisizioni domiciliari i carabinieri hanno sequestrato tre pistole, una delle quali ceduta dalla famiglia barese a un albanese per 500 euro, e che stando alle conversazioni intercettate tra i componenti della banda potrebbe essere stata usata per un fatto sangue che finora l'attività investigativa non ne ha però accertato l'esistenza. È stato infine sequestrato anche mezzo chilo di droga tra cocaina, hashish e marijuana.



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