Sulla collina di Moriolo per omaggiare le vittime del Covid: dall'evento nascerà un centro culturale

Spoon River sulla collina di Moriolo. Da questa idea ha preso avvio il progetto di Andrea Mancini e don Francesco Ricciarelli di fare memoria delle migliaia di morti che il Covid-19 ha lasciato negli ospedali, senza funerale, senza uffici funebri, senza l’ultimo saluto da parte dei cari, trasportati da camion militari alle camere d’incinerazione. Immagini terribili, che resteranno infisse nella nostra memoria. A questi morti sarà dedicata, domenica 28 giugno alle 17, una liturgia della Parola nel cimitero di Moriolo, inframezzata dalle meravigliose danze di Daniela Maccari, grande ballerina allieva di Lindsay Kemp, dalle poesie recitate dagli attori Silvia Bagnoli e Paolo Giommarelli e dalle canzoni di don Mario Costanzi.

«In tanti - dice Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Istituto Dramma Popolare, che patrocinerà l’iniziativa - hanno dedicato brani lirici e teatrali all’incontro con i defunti, e citiamo per tutti l’Alighieri e il suo immenso poema. Hanno in genere scelto illustri esempi, sia di persone, sia di poesia, tanti i riferimenti al passato, alla lirica classica. C’è invece almeno un poeta che ha lavorato diversasmente. Stiamo parlando di Edgar Lee Masters che ha dedicato le sue liriche alla banalità del mondo con una scrittura a partire dalla lingua di tutti i giorni, vuota di artifici letterari».

Ispirandosi al poeta di Spoon River, ma procedendo liberi, Andrea Mancini e don Ricciarelli hanno preparato i testi per fare memoria dei morti di coronavirus. Una memoria che si intreccerà con quella di Lindsay Kemp e di don Luciano Marrucci, che proprio sulla collina di Moriolo aveva creato il suo buen retiro ed è sepolto nel suo piccolo cimitero.
La Fondazione Dramma Popolare patrocinerà l’evento che darà l’avvio a un progetto più ampio: «La collina di Moriolo», un centro culturale costituito da una chiesa, una foresteria e da una serie di spazi chiusi e aperti, compreso il cimitero, che ospiterà eventi culturali raccogliendo l’eredità di don Luciano Marrucci e dei tanti protagonisti del teatro, della pittura, della poesia, che erano saliti sulla collina in cerca di conforto, in cerca di parole.

Nella foresteria verrà allestita una mostra di quadri di Stefano Renieri, il pittore di Corazzano recentemente scomparso, che tanto era legato a questi luoghi e al parroco poeta don Marrucci. Ci saranno anche altri spazi di lavoro, almeno sulla carta, cioè una fornitissima biblioteca teatrale, un luogo di proiezione, un luogo di ristoro, il tutto rispettando direttive e distanze di sicurezza.

Fonte: Dramma Popolare San Miniato



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