Crollo di Albiano, sostegno di 150mila euro per le attività di zona

Un sostegno finanziario straordinario di 150mila euro per il 2020 alle attività economiche e produttive extra-agricole con sede operativa nei comuni di Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri e Pontremoli, che hanno subito danni economici, in seguito al crollo del ponte di Albiano sul fiume Magra, l’8 aprile 2020. La proposta di legge è stata licenziata all’unanimità, questa mattina, in commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).

Nel rispondere alle istanze del territorio si è cercata una soluzione per identificare gli specifici danni causati dal crollo del ponte, distinguendoli dai danni derivanti dall’emergenza Covid-19, che hanno invece colpito la generalità delle imprese toscane. Per questo la norma opera una distinzione tra le imprese autorizzate dai provvedimenti nazionali ad esercitare la propria attività e che quindi potranno dimostrare i danni subiti dal crollo del ponte, da quelle non autorizzate e che pertanto non sarebbero state in ogni caso operative. Il sostegno finanziario sarà determinato sulla base del danno derivante dal crollo, sarà riconosciuto dall’8 aprile fino alla ricostituzione di una normale viabilità (non oltre il 31 ottobre 2020) e andrà calcolato in base al numero effettivo di giorni nei quali le imprese hanno esercitato la propria attività. Riguardo al calcolo del danno economico, ad eccezione delle imprese manifatturiere, è quantificato dalla differenza tra il valore del fatturato registrato nel periodo considerato ed il valore mediano del fatturato negli stessi periodi degli ultimi tre esercizi, riparametrati sullo stesso numero di giorni di attività.

È previsto un abbattimento sulla base dei costi variabili eventualmente non sostenuti nel periodo di riferimento del 2020 e una decurtazione del 20 per cento. Nella norma si stabilisce che l’importo del contributo non potrà essere superiore al 50 per cento del valore risultante da questi calcoli e che la concessione del contributo è condizionato al mantenimento dei posti di lavoro risultanti al 1 giugno 2019 nonché al rispetto dei diritti dei lavoratori dell’impresa richiedente e beneficiaria dello stesso.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - ufficio stampa



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