Aeroporto Firenze, Ceccardi: "Si riparte dall'inizio. Noi saremo al fianco di chi vuole sviluppo"

“Sono 50 anni che la Toscana è amministrata dal centrosinistra. Qualcuno ha il coraggio di dire che se le opere sono ferme è colpa mia? Ad ogni elezione regionale saltano fuori mirabolanti promesse di fare bene e fare presto e, anche questa volta, ci risiamo con la discussione su Peretola, come nelle ultime tre campagne elettorali regionali."
“In questi anni, il progetto per la pista parallela dell’aeroporto di Peretola è stato bocciato e ribocciato, da Tar e Consiglio di Stato, anche alla luce di osservazioni tecniche puntuali e assolutamente sostanziali. È quindi del tutto evidente che Toscana Aeroporti abbia oggi l'occasione, presentando un nuovo masterplan, di superare all'origine alcune debolezze del progetto precedente che si sostanziavano in oltre 120 prescrizioni e nella contrarietà di Prato e di tutti i comuni della Piana fiorentina. Certo è che questa valutazione non spetta alla politica o alla Regione ma spetta, senza dubbio, alla società che gestisce i due scali. C'è bisogno di questa presa d'atto, noi stiamo semplicemente prendendo atto dello stato dell'arte , nell’interesse proprio dello sviluppo dello scalo fiorentino e a tutela degli abitati di Peretola, Brozzi e Quaracchi oggi sottoposti a continui sorvoli". È quanto sottolinea Susanna Ceccardi, europarlamentare e candidata alla presidenza della regione.

"A Toscana Aeroporti diciamo: ragionate sull'opportunità di realizzare un progetto più sostenibile, che non incontri gli ostacoli ambientali. Lo diciamo per evitare di perdere altri anni. Quando sarà pronto, sarà valutato dalla Regione sul piano tecnico, spero sotto la mia presidenza, senza preclusioni e nel solo interesse dello sviluppo di Firenze e della Toscana tutta. La Regione sotto la mia guida non sarà mai contro chi vuole fare investimenti e portare lavoro e sviluppo in Toscana. Saremo al loro fianco piuttosto per aiutarli a trovare la strada giusta, dopo decenni in cui si è concluso poco o nulla."

“Quando il Tar, nel 2019, decreta che il progetto sottoposto a VIA non individua compiutamente le opere da realizzare, o che non vengono risolti problemi enormi quali lo spostamento del Fosso Reale e l’adattamento dell’Autostrada A11, le osservazioni dei giudici impattano fortemente non solo sul piano procedimentale ma anche su quello sostanziale. Così come quando fanno presente che lo studio sul rischio di incidente aereo, nel masterplan bocciato, veniva rimandato alla progettazione esecutiva. Puntualizzo ancora una volta questi fatti perché sia chiaro che io non mi sto certo opponendo allo sviluppo di Peretola, ma sto chiedendo a tutti, a partire da Toscana Aeroporti, un’operazione che guardi avanti”, continua Ceccardi.

“Quanto alla Commissione Europea, - precisa Ceccardi - gli uffici della direzione generale Ambiente escludono 'che il progetto possa essere realizzato nella sua forma attuale’ e ciò non perché la commissione abbia competenze particolari nel procedimento ma in considerazione della normativa italiana e della sentenza del Consiglio di Stato.”

 



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