Stadio, Mugnai e Cellai (FI): "Se Commisso rinuncia la colpa è solo del PD.

“Non è più tempo né di annunci né  di striscioni. Chi vuole investire a Firenze e in Toscana portando novità, lavoro e indotto deve trovare persone qualificate nelle amministrazioni locali” dichiarano l'On. Stefano Mugnai, Vicecapogruppo alla Camera dei Deputati e Jacopo Cellai, Capogruppo al Comune di Firenze e coordinatore fiorentino. 

“Rocco Commisso si è trovato di fronte a un bando sulla Mercafir pieno di incertezze e di incognite nonostante l’opzione in questione fosse sul tavolo di Nardella e prima di Renzi da circa dieci anni. Poi si è trovato su un’altra serie di incognite e incertezze sulla possibilità di riqualificare lo stadio Franchi e a tutt’oggi Nardella non ha mai presentato neppure una bozza di riferimento delle aree a disposizione adiacenti, fondamentali per costruire un progetto che deve considerare non solo l'impianto in sé ma anche questioni di mobilità, di parcheggi e di servizi commerciali e/o direzionali annessi. Nel frattempo il Presidente viola è stato messo nel mezzo di un’assurda contesa in casa PD tra il Sindaco di Campi Bisenzio Fossi che ha lanciato l'idea del nuovo stadio a Campi Bisenzio e lo stizzito Nardella che non ne vuole sapere”.  

“Tutto questo nell’assordante silenzio del candidato alla presidenza della regione Eugenio Giani che negli ultimi due mesi non ha speso una parola sulla questione, forse per tenersi fuori dal fuoco incrociato amico. Se Commisso decidesse di rinunciare la colpa è una e una sola e si chiama PD” rimarcano Mugnai e Cellai. 

“Adesso leggiamo ulteriori annunci di interventi normativi parlamentari che dovrebbero alleggerire le pastoie burocratiche che rallentano moltissimo l'iter per fare certe infrastrutture, stadi compresi. Noi sosteniamo da sempre l’esigenza di garantire tempi certi e ragionevoli per favorire l'iniziativa privata, in Toscana e a Firenze, anche perché non vogliamo che gli annosi ritardi accumulati dal PD nelle grandi scelte facciano scappare investitori privati come Commisso” concludono gli azzurri.

Fonte: Ufficio Stampa



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