[ Massa e Cozzile ] Padule Fucecchio e Lago di Sibolla, Amici del Padule: "Riammesse munizioni con pallini di piombo"

Giovedì scorso è stato approvato in Consiglio Regionale il regolamento unificato delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla. Poteva trattarsi di una buona occasione per compiere un passo avanti nella direzione di una più efficace tutela di queste aree, ma all’ultimo momento ha prevalso la solita logica di premiare interessi particolari, anzi perfino quella di assecondare chi non intende rispettare quelle stesse regole che il provvedimento contiene. Non si comprendono diversamente le modifiche al testo apportate in aula su proposta dell’assessore all’ambiente Federica Fratoni.

Il più “tossico” degli emendamenti approvati, è proprio il caso di dirlo, è quello che reintroduce la possibilità di detenere le cartucce con pallini di piombo -sia pure contenuto in appositi involucri integri– nelle aree contigue, dove da oltre un decennio l’uso dei pallini di piombo è bandito per effetto di un decreto ministeriale (che recepisce l’accordo internazionale AEWA per la tutela degli uccelli migratori).

Questo provvedimento vanifica gli sforzi che sono stati fatti per mettere in campo un’attività di controllo efficace finalizzata a prevenire la grave pratica dell’uso delle cartucce caricate con il piombo, che, nonostante il divieto, continua ad essere assai diffusa. Il piombo è uno dei metalli pesanti più tossici in assoluto, e per questo è stato bandito da un gran numero di utilizzazioni, anche in considerazione che può essere facilmente sostituito con materiali non tossici (nel caso delle cartucce, ad esempio con l’acciaio). Il piombo venatorio è causa di neuropatologie gravi (saturnismo) se assunto in piccole dosi dagli uccelli acquatici e provoca la morte per intossicazione acuta se assunto in maggiore quantità (è sufficiente l’ingestione di pochi pallini). Si stima che solo in Europa l’ingestione di pallini di piombo causi la morte di alcuni milioni di uccelli (e non soltanto fra le specie acquatiche). E i problemi non si fermano qui: il rapporto ISPRA 158/2012, che affronta questo problema fa riferimento a numerosi studi compiuti in vari paesi del mondo, che evidenziano sia l’elevata pericolosità per la salute umana del piombo di origine venatoria (che viene assimilato attraverso il consumo di carne contaminata), sia per l’ingresso nelle catene alimentari del metallo che si accumula nel suolo.

La motivazione dell’emendamento poi è un’offesa al buon senso: non si vuole penalizzare chi intende trascorrere parte della giornata di caccia nell’area contigua e parte fuori di essa. Come se al di fuori dell’area contigua fosse vietato utilizzare pallini di materiali non tossici o fosse giusto incentivare l’uso del piombo nelle aree coltivate o boschive, o comunque in aree diverse dalle zone umide. Fra l’altro se anche volessimo credere a questa motivazione il provvedimento poteva essere limitato a coloro che esercitano la caccia vagante. Qual è il senso di includere anche chi pratica la caccia da appostamento fisso nel bel mezzo del Padule, se non quello di vanificare ogni attività di controllo?

Un ulteriore emendamento intende favorire chi affitta illecitamente gli appostamenti fissi. E’ stata tolta infatti ogni limitazione al numero di utenti oltre al titolare dell’appostamento.

L’ennesimo regalo elettorale ai cacciatori, ed ancor più agli aspiranti bracconieri, è servito. Questa volta non solo a scapito della fauna selvatica, che è un bene della collettività di inestimabile valore, ma anche della salute ambientale ed umana.

 

Fonte: Associazione Amici del Padule di Fucecchio



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