[ Empoli ] Bindi (Lega): "Infrastrutture e ospedale, bilancio non positivo di 50 anni di gestione della sinistra"

In occasione di una scadenza elettorale le forze politiche informano i cittadini quale programma intendono realizzare qualora la vittoria arrida al proprio blasone. Ma un onere aggiuntivo e per niente secondario grava su chi fino a quale momento ha governato. Chi ha amministrato deve innanzi tutto presentare il consuntivo del proprio operato. E ciò è tanto più vero se lo ha fatto ininterrottamente per 50 anni. E’ il caso della Regione Toscana e della sinistra nelle sue varie sfumature. Sinistra che in questi giorni presenta progetti e programmi, come se in 50 anni non avesse avuto il tempo di realizzare le cose che oggi dice di voler fare in caso di vittoria elettorale.

Per constatare che il consuntivo della gestione della sinistra non è positivo basta soffermarsi sui due temi, le infrastrutture e la sanità.

La sinistra per anni ha espresso la necessità di ammodernare la pericolosa strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li, aggiungendo, a parole, anche un nuovo tratto fino a Prato. Niente è stato fatto. Si è parlato per anni della Grosseto - Fano ma al momento siamo allo stallo più completo. Altrettanto dicasi del cosiddetto corridoio tirrenico che è rimasto nel libro dei sogni. Con la conseguenza che la rete stradale della Toscana è sostanzialmente quella dei nostri bisnonni, quando le persone viaggiavano sui barrocci.

Per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie, la Toscana è rimasta agli albori dell’era industriale. Alcune importanti città toscane come Lucca e Siena sono tagliate fuori da un moderno sistema di collegamento ferroviario. Il 40% delle linee ferroviarie della Toscana non sono elettrificate e viaggiano a binario unico. Come nel vecchio West.

Per capire come naviga il comparto sanitario è sufficiente guardare l’Ospedale di Empoli. Struttura ospedaliera che avrebbe dovuto essere una eccellenza e sostituire alla grande i nosocomi di Fucecchio, Castelfiorentino e San Miniato. Lasciando ai cittadini il giudizio sulla sostituzione “alla grande” dei tre nosocomi ci limitiamo a fare alcune osservazioni sugli edifici della struttura ospedaliera. Un ospedale costruito sul greto del fiume Arno a pochi metri dall’acqua. Un ospedale che da anni è un continuo cantiere e una parte di esso è stata ingabbiata da ciclopiche colonne di cemento e acciaio, la cui funzione appare più strutturale che estetica. Sulla sanità potremmo anche fare alcune riflessioni sulla introduzione del super ticket toscano, potremmo parlare della inutile struttura burocratica chiamata “società della salute”, potremmo riflettere sulle lunghe liste di attesa. Ma evitiamo approfondimenti perché sono cose che i toscani conoscono molto bene avendole provate sulla propria pelle e delle quali non potranno non ricordarsi quando valuteranno il ”bilancio consuntivo” di chi ha amministrato la Toscana per 50 anni,

Mariagrazia Bindi, Consigliere Comunale a Vinci e all’Unione dei comuni circondario Empolese Valdelsa Candidata alle elezioni regionali della Toscana per Lega Salvini premier – Collegio FI 3



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