Rugby, l'Urme pensa al 2020-21: "Preparazione, ma in sicurezza"

(foto gonews.it)

Il Covid-19 si fa sentire in ambito sportivo e anche nel rugby regna l'incertezza. Nonostante il periodo complicato, però, nell'Empolese Valdelsa c'è una realtà che continua a lavorare in maniera indefessa: si tratta dell'Urme, l'Unione Rugby Montelupo Empoli. Dopo la fine anticipata del 2019-20, il club che gioca Fibbiana (Montelupo Fiorentino) si sta preparando per ripartire alla grande, come ha detto il presidente Pierre Eschylle.

Quando si tornerà a giocare? "Al momento non sappiamo bene la data, quella più ottimistica è novembre 2020" ha affermato Eschylle. Gli allenamenti hanno risentito della situazione particolare degli ultimi mesi: "Siamo in fase di ripartenza. ora lavoriamo facendo preparazione. I protocolli federali 'limitano' sulle parti di gioco a contatto. Noi speriamo di tornare a fare attività il prima possibile".

L'Urme disputerà il campionato di Serie C, ma l'attività del club non si ferma alla prima squadra. Nato nel 2006 da un gruppo di amici, nell'arco di quattordici anni ha cambiato sedi e nome ma mai filosofia. Adesso può contare anche su un vivaio di bambini e bambine da crescere con sport e valori sani.

Ancora Eschylle: "Spesso lo sport per bimbi e bimbe è vittima di quel che vediamo tra i grandi. Il rugby giovanile è uno sport di movimento a 360°, stimola e sviluppa tutte le capacità motorie. Noi abbiamo un occhio di riguardo sulla sicurezza, vogliamo insegnare le tecniche giuste per essere tranquilli".

Urme significa Montelupo e Empoli, ma non solo. Come ha ricordato il presidente, collabora attivamente con altre realtà, su tutte i 'cinghiali' del Gambassi Rugby, con cui ha creato una squadra mista, i Berserker. Può contare anche su un bacino di atleti e atlete dell'Empolese Valdelsa: "Vengono da Empoli e Montelupo ma ci estendiamo anche fino a Cerreto Guidi o Lastra a Signa".

Quali sono gli obiettivi per il 2020-21 per l'Unione Rugby Montelupo Empoli? "Vogliamo crescere sia come numero di tesserati sia come qualità del gioco, in prima squadra e nei giovani. L'obiettivo societario è anche quello di apportare alcune migliorie alla struttura di via del Campo a Fibbiana".

C'è anche la volontà di far vivere appieno la vera essenza del rugby a tutti e tutte, come ha concluso Eschylle: "Il rugby non è solo l'attività in campo, ma anche fuori. Parlo del terzo tempo, quando si condivide un pasto una bevuta tutti assieme. Riguarda la socialità più che lo sport. Si lotta in campo, ma poi siamo sodali fuori, non è una cosa banale".

Gianmarco Lotti e Margherita Cecchin



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