Mostra del Tartufo, San Miniato dice no: salta l'edizione 2020

(foto di Veronica Gentile per gonews.it)

Almeno 20 giorni di gestazione per affermare che la Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Miniato non verrà fatta. Salta purtroppo l'edizione del 50enario a causa delle misure più restrittive dal governo. Anche se l'ultimo Dpcm aveva salvato le mostre di carattere nazionale, anche l'ipotesi di una mostra 'light' non ha trovato d'accordo i partecipanti. La notizia giunge dal sindaco Simone Giglioli e dal presidente della Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini.

"Ingressi da contingentare sicuramente, ma il problema si spostava poco fuori i varchi d'ingresso. Gestire anche solo 1.000-1.500 persone diventava difficile. Abbiamo messo avanti la salute pubblica. Il quadro dei contagi nell'ultimo mese è di gran lunga aumentato. Non abbiamo ritenuto sufficientemente sicuro svolgere la nostra mostra senza snaturarla. Anche se andavamo in un locale chiuso in pianura, era un'altra cosa", spiega il sindaco Giglioli.

Nel corso delle settimane a poco a poco erano mutuate anche le condizioni per le sagre delle frazioni. A Ponte a Egola si è tenuta l'ultima conferenza di presentazione, poi superata purtroppo dal corso degli eventi.

"Le attività di quest'anno non vanno nel cestino - spiega Giglioli - ma faranno da zoccolo per l'edizione futura nel 2021. Non ho avuto fortuna in queste cose, l'anno scorso abbiamo dovuto terminare in anticipo una domenica a causa della piena dell'Arno".

Il presidente Gabbanini spiega: "Il primo obiettivo riguarda la promozione di San Miniato, speriamo che questo piano di marketing sia definito. Nonostante il covid, a luglio e agosto sembrava che questa gravissima situazione fosse però in miglioramento per cui ci abbiamo creduto. Abbiamo lavorato tanto anche durante le ferie, per organizzare una mostra che fosse degna. Il programma era fatto, era tutto pronto, era quasi certo che sarebbe stata una buona mostra. Avevamo ospiti del mondo della scienza, della cultura, dell'arte, della medicina. Pensavamo che questo piano A lo potevamo portare avanti, un altro piano riguardava anche la vendita esclusiva del tartufo. Al di là del Dpcm, abbiamo deciso di non entrare in interpretazioni con 20-50 persone. Nonostante le ripercussioni per le attività produttive della città, era normale rinunciare alla mostra del tartufo quest'anno".

"La nostra mostra faceva dai 50mila ai 70mila spettatori, un indotto che non riguardava solo il centro storico. È una perdita economica per tutti, abbastanza imponente, nessuno infatti ha preso questa decisione a cuor leggero", spiega Giglioli. "Se anche recuperiamo a primavera, non sarà la mostra del tartufo bianco perché la stagionalità è adesso".

Il danno arriva anche alle associazioni del territorio, che organizzavano eventi anche per sostentarsi durante l'anno.

"Non siamo qui solo per promuovere le attività enogastronomiche, ma tutto il sistema San Miniato. Ci adopereremo per creare situazioni che portino a San Miniato visitatori il più possibile. Sotto la nostra spinta abbiamo aumentato molto l'attività sui social, è una cosa a cui teniamo molto. Questo è il compito nostro", spiega Gabbanini.

Giglioli: "In questa fase è difficile, anche facendo una rassegna enogastronomica diffusa nei ristoranti. C'è una variabile che è quella dei contagi con cui dobbiamo fare i conti. Ci sono diverse limitazioni. Teniamo conto della curva dei contagi e dei vari Dpcm. Se ci fosse un allentamento, non solo ce ne rallegriamo ma gli spazi di manovra sarebbero ampliati. Ci possiamo inventare qualcosa online, ma sono cose che vanno confezionate. La nostra Mostra va vissuta in presenza, il profumo e il sapore del tartufo".

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