Ci chiediamo perché le persone scendono in piazza? La risposta è semplice: perché arrivare alla fine del mese è sempre più difficile! Chi è stato costretto a chiudere ha bisogno di un sostegno concreto ed immediato da parte governo. Perché non è vero che i soldi mancano. I soldi ci sono, le grandi ricchezze ci sono, le rendite fondiarie e finanziarie ci sono.
Non si tratta di scendere in piazza per sostenere questa o quella categoria. Si scende in piazza per difendere e ribadire il diritto di tutti e tutte ad avere una vita dignitosa, ad avere i mezzi economici per vivere, per mangiare, per permettersi un tetto sopra la testa.
Se è vero che in primavera il governo è riuscito, in un qualche modo, a gestire la situazione, è altrettanto vero che adesso sta compiendo scelte sbagliate. Le stesse Regioni non sono da meno: non c’è stato ne un investimento sulla sanità ne un ripensamento della sua struttura già precaria; non sono stati approvati investimenti nel potenziamento dei trasporti pubblici (dove è comprovato che il sovraffollamento causa numerosi contagi); non si è investito sulla prevenzione né tanto meno sul tracciamento dei contagi (in quanto mancavano fisicamente i tracciatori).
Difendiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici (della ristorazione, della sanità, dello spettacolo, del commercio, della produzione, insegnanti, ecc) unici produttori di ricchezza, riprendiamocela e redistribuiamola!
Per tutti questi motivi Rifondazione Comunista sostiene quelle lavoratrici e lavoratori che democraticamente e in maniera non violenta stanno scendendo in strada e riempiendo le piazza per far valere i propri diritti, non lasciando spazio alle destre.
Rifondazione Comunista Empolese Valdelsa
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