Mps aggiorna le stime di capitale, scenderà sotto minimi Bce. Incide la pandemia Covid

Mps non sarà in grado di rispettare i requisiti patrimoniali minimi richiesti dalla Bce. È quanto si legge nella relazione sui nove mesi della Banca. Ciò è dovuto ai nuovi accantonamenti su rischi legali e a causa degli impatti regolamentari e del Covid sul capitale.

Nella no0ta si legge: "A seguito degli accantonamenti sui rischi legali operati nel terzo trimestre 2020 e dell'aggiornamento delle stime degli impatti regolamentari e di quelli legati al perdurare della pandemia Mps ha ritenuto opportuno avviare un aggiornamento delle proiezioni di adeguatezza patrimoniale elaborate nel contesto dell'istanza a Bce per l'operazione Hydra", operazione che permetterà di ripulire la banca dai 8,1 miliardi di crediti deteriorati al prezzo di una perdita di 140 punti base di Cet1, principale indicatore di solidità patrimoniale.

"Da tali aggiornamenti è emerso uno scenario di shortfall rispetto ai requisiti patrimoniali SREP, per il quale si stanno valutando iniziative di rafforzamento patrimoniale". Il Tesoro "ha ribadito il sostegno all'operazione Hydra" come pure l'intenzione di rispettare gli impegni con la Ue e trovare "un anchor investor e/o un partner bancario di adeguato standing, al fine di ripristinare e assicurare la competitività della banca".

L'impatto del Covid su Mps

"Il peggioramento dello scenario determinatosi nei primi nove mesi dell'anno ed acuito dal nuovo vigore dell'epidemia sul territorio italiano potrà avere conseguenze economico patrimoniali sul gruppo nonostante le misure adottate dal Governo e dalle Istituzioni Europee. È realistico immaginare, con il cessare delle misure di sostegno all'economia, una crescita dello stock di crediti deteriorati", la Banca ammette quindi che "lo scenario Covid potrà avere effetti rilevanti sulla situazione della liquidità del gruppo", che ha già attinto 24 dei 27 miliardi di euro a disposizione con le aste Tltro 3 della Bce.

"Il mutato contesto ha rallentato l'attuazione dei piani di emissione del Gruppo per il 2020 e nel secondo e terzo trimestre dell'anno l'accesso al mercato primario delle obbligazioni pubbliche si è limitato alla sola emissione Tier 2 da 300 milioni di euro".



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