Sfida tra laureandi di Ingegneria, ex aequo tra app per non vedenti a veicolo a guida autonoma

La sfida tra laureandi magistrali di Ingegneria dell'Unifi si conclude con un ex aequo


Si è conclusa con un ex aequo la quarta edizione della SSE Challenge, la sfida tra progetti realizzati da laureandi magistrali della Scuola di Ingegneria dell’Università di Firenze, che quest’anno si è tenuta a distanza. La giuria dell’iniziativa, che punta a valorizzare progetti innovativi nell’ambito della cosiddetta industria 4.0., realizzati durante il corso di studi universitario, ha premiato i progetti sviluppati da due diversi team.

Sul gradino più alto del podio il progetto di Lorenzo Macchiarini e Paolo Le Piane del corso di laurea magistrale in Ingegneria Informatica e quello di Matteo Tesori e Giulio Boni del corso di laurea magistrale in Ingegneria Elettrica e dell’Automazione.

Il primo team ha messo a punto un’applicazione per smartphone in grado di identificare e “leggere” eventuale testo presente su prodotti, privo della corrispondente scrittura tattile in braille. Il secondo team ha ideato un veicolo a guida autonoma capace di raggiungere e mantenere, in completa autonomia, il centro della carreggiata, procedendo ad una velocità di crociera prefissata.

I due team vincenti si aggiudicano ciascuno la metà del montepremi in palio (3.000 euro in totale).

L’iniziativa è ideata e sostenuta da SSE S.p.A., con il contributo di un finanziatore privato (Famiglia Angiolini) ed è organizzata e coordinata dal Polo Universitario Città di Prato (PIN), in collaborazione con la Scuola di Ingegneria e con il Career Service dell’Università di Firenze.

Alla cerimonia sono intervenuti la Presidente del PIN Daniela Toccafondi, il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, il Presidente della Scuola di Ingegneria UniFi Alessandro Fantechi e il Vice-Presidente&CEO della SSE Michelangelo Guarducci.

Alla commissione hanno preso parte i docenti della Scuola di Ingegneria Fabrizio Argenti, Michele Basso, Carlo Carcasci, Lorenzo Capineri, Simone Marinai, insieme ai rappresentanti di SSE S.p.A.

Fonte: Università degli Studi di Firenze - Ufficio Stampa



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