Consigliere Lega: "Rsa lager". Chieste le dimissioni, Pilastri replica

Durante il Consiglio dell’Unione dei Comuni di mercoledì scorso, in cui si parlava dell’emergenza sanitaria da COVID-19 sul territorio dell’Empolese Valdelsa, alcune frasi di Leonardo Pilastri (capogruppo della Lega) hanno suscitato una forte reazione per il loro contenuto. Di seguito il comunicato del gruppo consiliare Vivere Montaione.

In Consiglio è successo qualcosa di incredibilmente increscioso, di inaccettabile, di una gravità assoluta.

Il capogruppo della Lega, che non citiamo per nome perché non lo merita, durante il suo intervento ha testualmente detto (come è possibile ascoltare dalla registrazione della seduta disponibile anche sul profilo Facebook dell’Unione dei Comuni):

“…ma soprattutto è imploso in modo devastante il sistema delle RSA, decine di poveri anziani morti in strutture gestite in modo pazzesco, evidentemente pazzesco, dove il virus è scorrazzato a piacimento, DEI VERI E PROPRI LAGER, in cui i nostri poveri nonni, da cui non hanno nemmeno potuto fuggire….”

Inoltre in replica ad un intervento di un’altra consigliera che contestava questa sua assurda definizione delle RSA replicava (testuale):

“desideravo informare la Cioni che io ho usato LAGER nell’accezione prevista, che lei può trovare anche sulla Treccani, in modo figurativo, è un luogo di maltrattamenti, ma non sono stati maltrattati SONO STATI FATTI MORIRE. Io non so nella sua RSA se son tanto bravi, allora vadano a far lezione nella RSA di Montaione perché venti morti non sono accettabili…”.

Intanto, “l’accezione prevista dalla Treccani” per il termine LAGER è: “Campo d’internamento o di concentramento. In partic., campo di concentramento e di sterminio nel quale i nazisti, durante la seconda guerra mondiale, rinchiudevano soprattutto i detenuti per motivi politici o razziali, avviandoli poi quasi sempre alle camere a gas. In usi fig., luogo e condizione di emarginazione, di segregazione, di maltrattamenti”. Quindi il colto consigliere “in modo figurativo” voleva dire che Villa Serena di Montaione, cui fa esplicito riferimento, è “un vero e proprio” “luogo di emarginazione, di segregazione, di maltrattamenti”.

Ed ha poi integrato il suo pensiero al riguardo con una affermazione a nostro avviso ancor più grave, un’accusa di cui ci auguriamo dovrà rendere conto in un’aula giudiziaria, per dimostrarne la veridicità, dicendo: “non sono stati maltrattati SONO STATI FATTI MORIRE”.

Come Gruppo Consiliare di maggioranza del Comune di Montaione non possiamo tacere di fronte a simili vergognose e farneticanti affermazioni. La reputazione di Villa Serena e di tutti coloro che ci lavorano non può essere infangata con simili offensive e deliranti affermazioni. Specialmente da parte di qualcuno che crediamo MAI abbia messo piede a Villa Serena. Villa Serena, struttura di comprovata competenza nell’assistenza per anziani, fino al 2012 gestita dal Comune di Montaione, da oltre cinquanta anni non è una semplice RSA, è una parte integrante della comunità montaionese, che ante emergenza sanitaria ha accolto numerose e importanti attività ed eventi comunitari (sede della nostra Casa Salute, sede di numerose funzioni religiose, nel perimetro della RSA ci sono gli orti sociali e il fontanello della “acqua buona”, sede di numerose iniziative della nostra scuola, e cuore della mostra mercato del Tartufo Bianco, ecc.). Il legame della comunità montaionese con Villa Serena è unico e speciale e non facilmente comprensibile a chi non vive a Montaione.

Pertanto auspichiamo:

- Che il consigliere leghista si dimetta dal Consiglio dell’Unione;

- Che il suo gruppo politico prenda le distanze da queste assurde e inaccettabili affermazioni, con una ferma condanna delle stesse, così come anche tutti gli altri gruppi politici rappresentati nel Consiglio dell’Unione;

- Che l’Azienda USL Toscana Centro, cui inviamo questo comunicato, che dal 19 ottobre u.s. ha in carico i pazienti Covid di Villa Serena, di cui 25 ad oggi risultano deceduti, valuti se e come difendere la propria onorabilità.


La risposta di Pilastri

“Dopo aver letto le dichiarazioni di una lista civica di Montaione sulla stampa, che fanno eco a quelle del Presidente dell’Unione Falorni su Facebook, mi sono cadute letteralmente le braccia”. A parlare è Leonardo Pilastri, capogruppo Lega - Salvini all’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa. “Per me, che non sono politico di professione, la politica è un’altra cosa: è spirito di servizio, è identificare e gestire i problemi reali dei cittadini, è difendere i diritti dei più deboli ed indifesi, è dare voce a chi non ha voce, è fare autocritica quando si sbaglia. Invece, per certa gente, politica è pura cattiveria, è difendere l’indifendibile, è indurre in errore i cittadini con dichiarazioni strumentali.

Nel Consiglio dell’Unione dei Comuni del 17 novembre scorso ho usato la parola Lager in riferimento ad alcune RSA in modo figurativo, con il significato di luogo dove ci sono stati maltrattamenti, specificando che i nostri anziani, però, non sono stati maltrattati, sono stati fatti morire. E ho fatto riferimento ai più di 20 morti nella RSA di Montaione: più di 20 poveri anziani che erano stati messi li dalle famiglie sono morti per COVID, e ciò non è accettabile.

Sono concetti forti, ma non ho fatto altro che prendere spunto da quanto riportato il 13 novembre scorso sulla stampa (“Valdelsa7 e Chianti”) in due diversi articoli. Nel primo, Simone Baldacci, infermiere delegato CGIL dice che a Villa Serena “la situazione è disperata, la separazione dei percorsi non è stata mantenuta per una serie di scelte sbagliate che hanno fatto saltare le bolle COVID, inevitabile quando riporti pazienti infa(e)tti in zone che avrebbero dovuto rimanere sicure”. Il secondo, invece, riporta una dichiarazione del Sindaco di Montaione, POMPONI, della Giunta dell’Unione dei Comuni: “Come Amministrazione, vista l’ordinanza n. 93 della Regione Toscana, abbiamo richiesto un allontanamento di tutti i contagiati da Villa Serena, ma il nostro appello è rimasto inascoltato. Alla nostra richiesta fu risposto che sarebbero state create delle bolle COVID. All’interno della struttura il virus ha continuato a progredire arrivando a positivizzare un alto numero di degenti e di operatori.”

Se veramente le cose stanno come hanno riportato, se veramente gli ospiti di Villa Serena sono stati lasciati nella struttura nonostante tale accorata richiesta dell’Amministrazione Comunale di Montaione, e se viene verificato quanto affermato da Baldacci, ossia che lle bolle COVID sono saltate per scelte gestionali sbagliate, non mi sembra esagerato dire che sono state create delle inaccettabili condizioni di pericolo che, di fatto, hanno poi provocato il decesso di tanti poveri anziani. Se Baldacci e Pomponi dicono il vero, gli anziani stati fatti morire, anche se, ovviamente, non volontariamente.

Il Presidente Falorni e questa lista civica chiedono le mie dimissioni da Consigliere? Per cosa? Per aver descritto chiaramente il disastro COVID nella nostra zona? Per aver espresso la mia personale disperazione per l’inaccettabile numero di decessi tra gli ospiti delle RSA? Per aver preso spunto da dichiarazioni fatte da un suo collega Sindaco dell’Unione? Mi dispiace, Presidente, ma penso proprio che continuerò a provare a fare qualcosa di utile per la comunità dell’Empolese Valdelsa ancora per qualche anno.

In altri contesti,” conclude Pilastri, “sarebbe proprio la Giunta dell’Unione, di cui il Sindaco di Montaione fa parte, a fare un gesto alto e significativo, rassegnando le proprie dimissioni dopo una seria autocritica sul modo sciagurato con cui sono stati gestiti certi aspetti dell’emergenza sul territorio, ed in segno di rispetto per le troppe morti per COVID nella nostra terra. Ma non succederà mai. Non qui. Non adesso.”



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