Camera Commercio Firenze, l’economia frena ancora: ripartenza più lenta

Leonardo Bassilichi

Pil a -12,3% quest’anno. Natalità d’impresa ferma. Bassilichi: “ togliere tasse e utenze alle imprese”. Salvini: “In Camera servizi e assistenza gratuiti”.


Più del rallentamento dell’economia internazionale, sono gli effetti del mini-lockdown di queste settimane a incidere in maniera negativa sull’andamento del Pil fiorentino. L’Ufficio studi della Camera di commercio, che aveva ipotizzato per fine anno un calo del 10,5% del valore aggiunto realizzato nell’area metropolitana, ha rivisto al ribasso le stime e allungato i tempi previsti per la ripresa: -12,3% il Pil, -24,1% le esportazioni, -14,3% i consumi delle famiglie, -13,4% gli investimenti, -2,8% il reddito disponibile. Cala anche la produttività del lavoro (-1%), mentre la disoccupazione resta per il momento sostanzialmente stabile (6,2%).

In questo scenario, la ripresa sarà in tono minore, per poi accelerare nel 2022. Il prossimo anno, infatti, sempre in base alle stime della Camera di commercio, il Pil risalirebbe del 2,3% e del 4,2% l’anno successivo. Trend analogo per export (+4,2% nel 2021 e +6% nel 2022), consumi (+2,9% e +5%) e investimenti (+3,8% e +14,4%). Salirà invece la disoccupazione nel 2021 (7,1%) per poi riscendere nel 2022 (6,1%). Sul fronte della demografia d’impresa, nei primi nove mesi dell’anno gli analisti hanno registrato una relativa stabilità, mentre si sono completamente fermate le nuove iscrizioni: un fenomeno che ha di fatto annullato il fisiologico turnover, con un vero e proprio crollo della natalità d’imprese (-22,8%).

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, secondo l’ultimo rapporto Excelsior, a novembre di quest’anno gli ingressi programmati fanno registrare un rallentamento, con 5.600 ingressi rispetto ai 5.900 di ottobre, comunque in flessione del 27% rispetto allo stesso mese del 2019. Nel periodo gennaio-novembre, l’economia della Città metropolitana ha registrato  17.300 ingressi programmati, prevalentemente con contratti di brevissima durata e con forme flessibili, contro i 24mila dello stesso periodo dell’anno scorso.

“Servono interventi adeguati e rapidi a sostegno delle imprese in difficoltà, a cominciare dalla sospensione, non solo di tasse e imposte, ma anche di utenze, il cui pagamento potrebbe essere preso in carico dallo Stato, togliendo così alle attività economiche una fetta importante di costi fissi incomprimibili che abbiamo stimato mediamente pari al 30% delle uscite annuali di un’azienda”, commenta Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze.

“Il quadro economico si sta fatalmente complicando – sottolinea Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze – come Istituzione siamo impegnati a sostenere le imprese, sia con contributi diretti, i più consistenti degli ultimi anni, sia mettendo a disposizione servizi gratuiti che spaziano dalla consulenza per lo sviluppo digitale, all’assistenza per presidiare i mercati internazionali, all’accompagnamento per accedere a sovvenzioni e finanziamenti agevolati; dalla mediazione per la rinegoziazione degli affitti commerciali,  all’affiancamento specialistico a favore dello sviluppo delle nuove imprese”.

Fonte: Camera di Commercio di Firenze - Ufficio Stampa



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