Toscana zona arancione: che cosa cambia

Toscana zona arancione, si va verso un nuovo cambiamento per la nostra regione. Si allentano le misure, che comunque rimangono sopra il livello di guardia. In definitiva il passaggio da zona rossa a zona arancione segna solo pochi cambiamenti, anche se importanti. Bene specificare che la 'promozione' per la Toscana zona arancione non è da intendersi come un liberi tutti: bisogna ancora attenersi a norme vitali per riuscire a contenere il contagio.

AGGIORNAMENTO - La possibilità di entrare in zona arancione da venerdì 4 dicembre è stata scartata dal presidente Eugenio Giani in un'intervista su La7. La Toscana entrerà in zona arancione domenica 6 dicembre, l'ufficialità è giunta il 4 dicembre. Qui le reazioni

Dalle 22 alle 5 resta il coprifuoco. Non si può uscire se non per motivi di salute, lavorativi o per incombenze non procrastinabili al giorno successivo. Inoltre non si può uscire dal comune di residenza o domicilio (e anche dalla Regione): lo si può fare per casi di comprovata necessità. Si può far spesa o andare alle poste o al parrucchiere in un altro comune se non sono presenti questi locali nei pressi della propria abitazione. Si può raggiungere la seconda casa solo per problemi impellenti, ma è vietato il pernottamento. Ci si può spostare nel proprio comune di residenza o domicilio.

Chi deve spostarsi in un altro comune/regione o ha urgenze per uscire tra le 22 e le 5 deve portare con sé l'autocertificazione. Ciò significa che andare a trovare a casa amici, congiunti e parenti non è vietato ma è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. In questo caso è consigliato usare il buonsenso.

Passiamo allo sport. Si può fare attività fisica e motoria in maniera individuale e rispettando le distanze, ma senza oltrepassare i confini del comune di residenza o domicilio.

E la scuola? Chi frequenta la scuola superiore continuerà le lezioni a casa con la didattica a distanza, esclusi gli alunni disabili e tranne che per l’uso dei laboratori tecnici. Didattica in presenza per materne, elementari e medie (un grande cambiamento con la zona rossa sta proprio qui): bambini e bambine sotto i sei anni non dovranno indossare la mascherina al banco. Le università sono chiuse, lezioni e esami sono online: l'eccezione riguarda le matricole e i laboratori.

Bar e ristoranti rimarranno sempre chiusi. Fino alle 22 è consentito l'asporto, mentre la consegna a domicilio non ha limitazioni. Ci sono eccezioni per mense e catering su base contrattuale, per i ristoranti per gli ospiti negli alberghi e per le strutture in aeroporti, ospedali e aree di servizio autostradali. Chiusi anche i centri commerciali il sabato e la domenica, fatta eccezione per alcune tipologie di negozio all'interno: tabaccherie, edicole, farmacie, parafarmacie e alimentari.

Negozi di abbigliamento, profumerie e servizi alla persona invece rimangono aperti secondo gli orari standard e con necessaria igienizzazione prima dell'ingresso. Si può andare a messa. Si possono tenere assemblee di condominio ma preferibilmente in videoconferenza. I mezzi di trasporto pubblico riducono la capienza al 50%.

Importantissimo è rimanere prudenti e non abbassare il livello di attenzione: si deve indossare la mascherina sempre in modo corretto, igienizzare spesso le mani e mantenere il distanziamento.



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