Si accende l'alabastro in piazza a Volterra

Il migliore augurio che il CCN può fare alla sua Città per il Nuovo Anno è che, attraverso tutto quanto viene messo in atto in questo periodo grazie ai progetti legati a Volterra2022 e all’alabastro, si possa trovare un nuovo senso di appartenenza alla comunità. Che la cultura dell’aggregazione, della partecipazione e del fare si sostituisca a quella dei particolarismi per trovare insieme soluzioni, condividere strategie ed unire finalmente le forze per raggiungere obiettivi di interesse comune.

Ogni successo dei soggetti che fanno parte del nostro tessuto socio-economico è anche un nostro successo perché favorisce il benessere della nostra comunità territoriale e dell’ambiente in cui viviamo ed operiamo. La collaborazione tra gli operatori economici, i cittadini e le amministrazioni non può essere condizionata da un costante clima di campagna elettorale. Una volta affidate le responsabilità attraverso un processo democratico dobbiamo prendere atto del risultato e lavorare in sinergia a vantaggio di tutti. Attraverso questo cambiamento di prospettiva Volterra potrà rigenerarsi e affrontare al meglio delle sue grandi possibilità il futuro che l’aspetta dopo la pandemia.

In un periodo così difficile per tutto il pianeta la nostra Città vede allinearsi magicamente una incredibile serie di circostanze favorevoli. Tutti gli elementi fondamentali del cambiamento a cui il mondo sta andando incontro, con la forte accelerazione subita a causa della pandemia, come la sempre più stringente necessità di una sostenibilità ecologica e sociale, della circolarità dell’economia, della qualità delle produzioni locali, sono già nel DNA del nostro territorio che per di più ha ricevuto il dono di una straordinaria bellezza. La nostra ricchezza storico-archeologica, arricchita anche dalle recenti scoperte, ci mette al centro dell’attenzione del mondo della cultura in una combinazione perfetta con la candidatura Volterra2022 che presenta potenti elementi di originalità ed unicità. Il principale di questi elementi di unicità è rappresentato dall’alabastro.

L’alabastro è il simbolo della nostra identità. Ha accompagnato da sempre la storia di una delle Città più antiche del nostro Paese che non ha mai visto soluzione di continuità abitativa. L’alabastro caratterizza Volterra non solo per la sua unicità come prodotto dell’artigianato artistico ma anche per il suo risvolto socio-antropologico. Quello dell’alabastraio non è semplicemente un mestiere ma piuttosto una scelta di vita, un modo molto originale di rapportarsi con sé stessi e con gli altri che arriva al cuore di tutti i cittadini. Nell’alabastraio della nostra tradizione, quasi un personaggio della Commedia dell’Arte, può identificarsi anche chi alabastraio non è e sentirsi ancora più volterrano. Con questo simbolo ci identifichiamo e veniamo identificati nel resto del mondo.

Tutto questo viene celebrato nell’Opera Urbana Arnioni in Piazza di Luisa Bocchietto che è stata creata nell’ambito di Volterra2022 con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana e portata a termine con la partecipazione di tutti coloro che a vario titolo operano nel modo dell’alabastro uniti in una nuova entità, la Comunità dell’Alabastro.

L’Opera simboleggia la rinascita attraverso la luce che scaturisce da ciò che meglio rappresenta il nostro territorio e allo stesso tempo è la prova che l’attesa rinascita è già in atto! Proprio grazie a questa prospettiva di condivisione e collaborazione che per la nostra Città è una vera e propria innovazione.

L’alabastro non è il fine ma diventa un mezzo attraverso cui Volterra può comunicare al mondo la sua identità, la sua unicità e la sua ricchezza storica, culturale e sociale. In definitiva la sua ricchezza umana.

Un mezzo attraverso il quale questo territorio può qualificare sempre più la propria immagine, attirare la curiosità, creare suggestioni, suggerire uno stile di vita a cui ambire e far sì che sempre più cittadini del mondo si sentano volterrani.

L’alabastro è uno dei cardini della candidatura di Volterra a Capitale italiana della cultura 2022 e al centro di un progetto strategico più generale volto a riqualificare la struttura del tessuto socio-economico del nostro territorio grazie ai fondi strutturali messi a disposizione della Regione Toscana da parte della Comunità Europea.

Ecco come quindi questa pietra rappresenta la chiave di volta e l’anello di congiunzione tra tutte le componenti economiche di questo territorio e come “Arnioni in Piazza” potrà essere nei prossimi mesi il palcoscenico ideale per tutte le eccellenze del nostro territorio.

 

Jonni Guarguaglini, Presidente Centro Commerciale Naturale Volterra



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