Sollicciano, Sinistra Progetto Comune: "Sistema insostenibile"

Ci fa piacere leggere in Rete Civica tante prese di posizioni sulla necessità che il Consiglio comunale “torni” a occuparsi di carcere. Ringraziamo in particolare il Presidente per aver ricordato come in questo tempo ci siano stati impegni costanti su questa tematica, a prescindere dal collocamento di maggioranza o di opposizione.

Lo diciamo con seria e non ironica soddisfazione. Lunedì il Consiglio comunale voterà un testo per la realizzazione dell’ICAM, un progetto con cui portare fuori da Sollicciano le bambine e i bambini. Ricordiamo di aver dovuto sostenere il nostro testo per tutto il 2020, per poi vederlo fatto proprio dalla Commissione 4 (quindi domani non sarà il nostro gruppo a presentarlo, ma ci fa piacere aver visto un esito così favorevole a fronte delle tante resistenze registrate in precedenza).

Ricordiamo anche di aver ottenuto a inizio consiliatura l’impegno di una seduta dedicata agli istituti penitenziari, ancora da convocare.

Per non parlare del tentativo di coinvolgere i vari gruppi nella nomina del garante dei detenuti del Comune di Firenze, scelto dal Sindaco poi senza alcun coinvolgimento del Consiglio (neanche informale, a titolo semplice informazione).

In questi mesi siano stati accusati di voler mettere bandierine e fare passeggiate per gli istituti. Normale dialettica politica, si dirà. Ci sta bene. Ma, alla luce di questa situazione, vogliamo invitare tutte le forze istituzionali e politiche a evitare di cavalcare il clamore dei fatti di cronaca, rispetto ai quali auspichiamo che il Governo si costituisca parte civile.

Le notizie di Sollicciano riempiono la stampa locale e nazionale. Occorre però concentrarsi sul contesto e sapere che oggi il carcere è un luogo di repressione e rimozione, in cui si scaricano larga parte delle ingiustizie della nostra società. Il sistema carcerario non può essere migliorato. Non ci sono nuovi istituti da edificare, come invece ha dichiarato il Sindaco ad agosto 2019. Occorre una lotta costante, quotidiana, per mettere in discussione un sistema che non funziona, di cui pagano le conseguenze tutte le realtà che gravitano attorno all’universo del penale e che non può essere mitigato con la buona volontà dell’associazionismo. Un primo gesto di attenzione necessario è quello di vedere tra le categorie a rischio per il vaccino anti-Covid-19 anche la popolazione detenuta.

Sinistra Progetto Comune confida quindi che quanto dichiarato in queste ore sia propedeutico a un dibattito reale, che non si esaurisca nello spazio di poche giornate, a partire dalla seduta consiliare richiesta con la mozione del 28 ottobre 2019.

Fonte: Sinistra Progetto Comune



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