Sanità Volterra, la Lega: "Opposizioni unite per maggiori cure nell'ospedale"

(foto gonews.it)

Stanno venendo a conoscenza della opinione pubblica i disservizi che toccano direttamente i cittadini quando si rivolgono alla ASL per le necessità quasi quotidiane: tanti non sono mai stati ricoverati in ospedale e sperano di proseguire così. Vorrebbero però sicuramente avere un ospedale all’altezza di curare in loco la maggior parte delle loro eventuali malattie e di non dover essere portati altrove per eventuali e possibili evenienze che dovessero insorgere.

Tutta la popolazione però si rivolge più e più volte ogni anno alla ASL per i normali controlli ambulatoriali delle patologie croniche, per le nuove diagnosi strumentali e cliniche, per le piccole necessità che non abbisognano di ricovero e cosa trovano? Gli sportelli che filtrano le richieste e prendono gli appuntamenti, che consentono di effettuare anche un semplice prelievo per urine o, a caso, una glicemia, sono sottodimensionati, non riescono a rispondere quotidianamente agli utenti (persone con problemi di salute), danno attese di mesi per visite specialistiche, invogliano i cittadini che si rivolgono al SSN a rivolgersi ai privati, molto più solerti e disponibili e ottengono il triplice risultato di: 1) far sostenere economicamente il SSN con le tasse, 2) non soddisfare le necessità almeno in tempi brevi e in zona, 3) beffare il cittadino che così paga due volte: il pubblico e il privato. A proposito, la Regione Toscana aveva istituito (e non risulta cancellato) un sistema di “rimborso” al cittadino come penale per gli appuntamenti che esulavano dai pochi giorni di attesa: che fine ha fatto? Nessuno ne parla. Se tutto è a posto perché non viene pubblicizzato?

Oltre ai già denunciati disservizi del CUP di Pomarance, ne vengono segnalati di ulteriori sul distretto di Ponteginori e su Saline, dove attualmente alcune funzioni sono svolte dalla farmacia privata che giustamente qualche ristoro economico chiederà e che però non potendo riscuotere i ticket obbliga i cittadini ad arrangiarsi diversamente. Complicazioni pure per il ritiro dei referti che soprattutto i tanti poco avvezzi alla elettronica devono andare o mandare qualcuno a Ponteginori (quando?) o a Montecatini (una volta alla settimana) o a Volterra.

Viene segnalata anche la mancanza di un dentista nelle proiezioni di Pomarance e Ponteginori, dove storicamente veniva svolta attività odontoiatrica da decenni, con tanto di attrezzatura funzionante, e in grado di intervenire sui problemi spesso dolorosi ma risolvibili delle fasce di popolazione più debole e non solo.

Già sull’Ospedale inteso come struttura di ricovero e cura abbiamo da parte della ASL dichiarazioni di intenti che dovranno essere messe in pratica e che sembrano incamminarsi in direzione opposta a quella tenuta da decenni ma che appaiono ancora insufficienti a disegnare una assistenza sanitaria globalmente accettabile a Volterra. Noi, come i cittadini, gli Enti, le Associazioni, gli altri Gruppi Politici della Alta Val di Cecina, chiediamo quanto necessario e indifferibile, oltreché fattibile in un momento di rifinanziamento dei Servizi Sanitari, senza contare la possibile e già offerta opera di sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio.

Nessuno si accontenta del poco ma quando si riesce ad incrinare un muro possiamo provare ad abbatterlo con migliori probabilità di successo: qui le opposizioni sono sicuramente unite e chiedono quello sforzo ulteriore in termini di cure intensive e di rianimazione per fare del nostro un grande ospedale, non semplicemente un ospedale grande.

Non basta perché sul Territorio, il nostro, vasto e mal servito come infrastrutture, si seguono i pazienti per la maggior parte dell’anno quando sono ammalati, e i disservizi suddetti, se reali, possono essere superati anche con poco o punto personale medico o non medico ma soprattutto con una organizzazione organizzata.

Riteniamo indispensabile una conferma o una smentita sui disservizi segnalati e una programmazione di interventi in materia di sanità che comprenda oltre alle necessità del periodo di ricovero, il pre-, il post- e l’alternativa al ricovero. La divisione tra ospedale e territorio è un artificio, la vita e la malattia non si dividono, e devono essere ugualmente gestite senza soluzione di continuità in qualunque ambiente si svolgano.

Fonte: Direttivo Lega di Volterra



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