Muore 23enne sul lavoro, è la seconda vittima in due giorni in Toscana

Un secondo infortunio mortale sul lavoro in due giorni, dopo l'incidente di Castelfranco di Sotto di ieri mattina. A farne le spese purtroppo un operaio di 23 anni, Jaballah Sabri, morto schiacciato sotto una pressa in un'azienda tessile di Montale. Per il giovane di origine tunisina non c'era più niente da fare. Presenti i vigili del fuoco, i carabinieri e i sanitari inviati dal 118.

L'attrezzo usato dal giovane è una macchina automatica "apri balle" - pare che volesse pulirla. Il giovane è subito deceduto. I colleghi hanno prontamente chiamato il 118 ma i soccorsi una volta arrivati sul posto non hanno fatto altro che constatare il decesso.

Immediatamente sono intervenuti i tecnici della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell'area pistoiese che sono sempre sul luogo dell'incidente per ricostruire la dinamica dell'incidente mortale. Gli accertamenti sono quindi ancora in corso.

Il giovane era dipendente dell'azienda tessile.

Gioffredi Brezzo (Cgil Pistoia): "Inaccettabile continuare a morire di lavoro"

Di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro della nostra provincia ed in attesa che gli organi competenti stabiliscano dinamiche e responsabilità di quanto accaduto, la Cgil di Pistoia esprime il proprio cordoglio e vicinanza ai familiari del lavoratore ventiduenne Jaballah Sabri.

E’ inaccettabile continuare a morire di Lavoro, è una sconfitta per tutti e nel momento in cui si muore di lavoro non esiste più il diritto al lavoro previsto nella nostra Costituzione. Purtroppo, nonostante si vada verso una digitalizzazione sempre piu spinta del mondo del lavoro, si continua a morire come nel secolo scorso e finchè ci sarà necessità del patrimonio umano che è un valore e dà dignità, occorre investire in sicurezza, che invece spesso è considerata solo un costo, così come nella prevenzione e nella formazione permanente a partire dalle scuole.

Il tema della sicurezza va affrontato a 360° perché è collegato al lavoro, alla sua organizzazione, alla sua quantità e alle sue regole e deve rimanere centrale, perseverando nella direzione della prevenzione, attraverso il potenziamento di tutti gli strumenti legislativi, ispettivi ed anche contrattuali per cercare di debellare questa piaga sociale e non dover piangere altre morti bianche.

La CGIL di Pistoia è a disposizione della famiglia per tutta l’assistenza e la tutela necessaria.

Fratoni (PD): "Episodi tragici"

“Gli episodi di questi ultimi giorni di Montecatini Terme e Montale, con il decesso di due lavoratori in circostanze tragiche – ha commentato la consigliera regionale del Pd, Federica Fratoni - fanno piombare la nostra provincia in una sensazione mista a tristezza e rabbia. Le restrizioni connesse all’emergenza sanitaria, in questi mesi, ci hanno portato a scoprire nuove categorie lavorative che, però, si trovano costrette a convivere con pochissime tutele e, spesso e volentieri, sottopagate. E’ fondamentale investire sulla sicurezza affinché possano cessare questi lutti. La Regione Toscana, e le Aziende Sanitarie per le proprie competenze, proseguiranno nel percorso condiviso con le forze sociali per arrivare ad ottenere maggiori riconoscimenti e diritti per questi lavoratori”.

Bezzini: "Bisogna fare una riflessione seria"

"I tre incidenti mortali che si sono verificati in così poco tempo nella nostra Regione ci addolorano e ci invitano a una riflessione seria e approfondita sui sistemi di sicurezza nei luoghi di lavoro", dichiara l’assessore alla sanità, Simone Bezzini, nell’apprendere la notizia dell’ultimo infortunio mortale, avvenuto oggi, in cui ha perso la vita un giovane che avrebbe compiuto 23 anni tra pochi mesi".

"La Regione Toscana - continua Bezzini - ha fatto importanti investimenti nel settore della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, a partire da progetti di prevenzione e controllo e corsi di formazione, mirata e costante, per le imprese. I servizi Prevenzione Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro delle nostre Asl sono costantemente impegnati nel far rispettare le norme e l’applicazione delle procedure di sicurezza, ma si deve fare ancora di più e serve un impegno comune per lavorare insieme, con ancora più determinazione, per evitare il ripetersi di tali tragedie. Addolora apprendere di eventi di questa portata. Siamo vicini alle famiglie, che vengono private, in modo inaspettato e tragico, dell’affetto dei loro cari. Ogni infortunio, ogni decesso per motivi di lavoro, è una sconfitta per la comunità tutta”.



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