Continua la mostra del pittore nigeriano Uyiosa Aghahowa a San Miniato

È stato il grande successo di una delle prime esposizioni d’arte che si sono piano piano riaperte in Italia, forse addirittura la prima, che ha fatto prorogare di una settimana la mostra di Uyiosa Aghaowa il pittore di Benin City, in Nigeria, che è stato scelto per inaugurare l’Orcio d’Oro, officina culturale. Un luogo che nei prossimi mesi animerà la città, con le sue mostre, ma anche con tanti altri eventi culturali.

“Sì - dice Andrea Mancini, che insieme ad Aurelio Cupelli e a Daniela Alamia, dirige l’Orcio d’Oro - stiamo un po’ scalpitando, perché le idee non ci mancano, sia per attività espositive, che per altro. Lo spazio è piccolo, ma di grande suggestione e ad esempio vi vorremmo celebrare un personaggio che proprio a San Miniato ha costruito la sua fortuna, diventando addirittura imperatore. Sto parlando naturalmente di Napoleone Bonaparte che proprio sulle sue antiche origini sanminiatesi costruì la sua patente di nobiltà. Su Napoleone abbiamo già in programma, film, spettacoli teatrali, mostre e altro ancora, aspettiamo semplicemente di poterle programmare”.

Intanto la prima mostra, questa di Uyiosa ha registrato una inaugurazione importante, con il sindaco e tante altre personalità della cultura non soltanto locale, con presenze da tutta la Regione. Adesso la proroga, mentre si annuncia un’altra importante apertura, quella prevista per venerdì 19 febbraio alle 18, con una splendida esposizione di oltre quaranta opere (alcune grandissime, tre metri per due) dovute ad un importante pittore del Novecento cremonese, Guido Bragadini, nato nel 1892 e morto nel 1950.

Avremo modo di parlarne, basti dire che Vittorio Sgarbi gli ha dedicato una bellissima esposizione intitolata “Il regime dell’arte”, tenuta proprio a Cremona nel 2012. “Questo pittore - dice ancora Mancini - arriva a San Miniato per più motivi, sia per la bellezza dei suoi paesaggi, ma anche dei suoi ritratti, sia per il ramo sanminiatese della sua famiglia, anche lui, come Napoleone, ha una parte sanminiatese e nel catalogo si potranno leggere gli scritti di Dilvo Lotti e di Pier Giuseppe Leo, che parlano proprio di questo”.

 



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