Firenze, riapre il Museo Marino Marini, a Pistoia cause di lavoro in tribunale

Il Museo Marino Marini di Firenze

"Da ieri, venerdì 5 febbraio, il Museo “Marino Marini” di Firenze ha riaperto i battenti, per la prima volta dopo il lockdown del marzo scorso, con “BAMMM! BOOKS(&)ARTS”, una mostra mercato di libri d’arte e vinili d’epoca. Come ben sappiamo, a Pistoia esiste l'altro museo “Marino Marini”, quello originario, tuttora chiuso a seguito di una vicenda dolorosa e surreale, sulla quale è sceso da tempo un silenzio assordante. Non solo: proprio in questi giorni, anziché pensare ad una iniziativa per accogliere nuovamente appassionati d’arte, curiosi e turisti all’interno del Palazzo del Tau, i vecchi dipendenti, che sono stati licenziati, si trovano davanti ad un giudice in tribunale per discutere la propria causa di lavoro.

Tutto questo non può lasciarci indifferenti, quindi facciamo un piccolo ripasso. La Regione Toscana si è, a suo tempo, costituita nel giudizio pendente al Tar a fianco della Sovrintendenza per difendere il vincolo pertinenziale che lega le opere di Marino a Pistoia. Per rafforzare questa tesi, nel marzo scorso, è stato predisposto un protocollo d’intesa fra Regione e Comune per garantire al Museo Marini una sua rilevanza regionale in modo da poter garantire adeguatamente la conservazione, la tutela e la valorizzazione delle opere. Ricordiamoci, inoltre, che in occasione dell’ultima manifestazione organizzata dal comitato “Nessuno tocchi Marino” l'allora Presidente della Fondazione Caript aveva dichiarato la disponibilità dell'ente da lui rappresentato nell'offrire un adeguato supporto. Nella stessa occasione è intervenuto anche Eugenio Giani, oggi Presidente della Regione, per sottolineare il valore del museo pistoiese.

A fronte di tutto questo chiedo dunque al Sindaco di assumere una posizione chiara e decisa e di intraprendere tutte le iniziative utili alla riapertura del museo. Oramai neanche il Covid è più un alibi sufficiente per perpetrare questa situazione divenuta insostenibile. Si riattivi, quanto prima, il tavolo operativo costituto per “Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017”, in modo da poter progettare un futuro per il museo e pianificare le attività da svolgere, richiamando la Fondazione Marino Marini alle sue responsabilità. È sotto gli occhi di tutti che questo tema è definitivamente sparito dall’agenda dell’amministrazione comunale, quando invece proprio adesso che si intravede un orizzonte di ripresa quest’ultima dovrebbe essere interessata a spendersi in prima persona per restituire a Pistoia una delle sue principali ricchezze culturali conosciuta in tutto il mondo".

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa



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