Covid, Toscana arancione da domenica 14

Tre regioni - Abruzzo, Liguria, Toscana - e la provincia di Trento, passano in zona arancione. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore le ordinanze, valide a partire da domenica. In arancione restano anche l'Umbria e la provincia di Bolzano anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive. La Sicilia torna in giallo allo scadere dell'ordinanza.

Le regole della zona arancione

Toscana arancione, Rt sopra 1

L'Rt, l'indice di trasmissibilità del contagio, della Toscana è sopra quota 1. Precisamente 1.1, come fa sapere l'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità e del Ministero della salute. I dati sono relativi alla settimana 1-7 febbraio. La Toscana non è da sola ad aver superato questo poco ambito traguardo: a farle compagnia anche Abruzzo, Liguria, Puglia, Umbria e le province autonome di Bolzano e Trento. Sotto l'1 la Calabria, la Campania, l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, la Lombardia, le Marche, la Valle d'Aosta, Veneto, Sardegna e Sicilia.

Il cambio prospettato dalla zona gialla alla zona arancio sembra diventare veramente realtà. Quello che ancora non è chiaro è il giorno in cui avverrà il trasferimento, se nella giornata di domenica 14 (San Valentino) o direttamente dalla prossima settimana (come chiedono molti ristoratori per non veder naufragare tutte le prenotazioni per la Festa degli Innamorati).

Durante la conferenza di monitoraggio regionale dalla Cabina di Regia nazionale, il dottor Silvio Brusaferro ha affermato: "Siamo in una fase delicata dell'epidemia, con circolazione diffusa delle varianti virali e maggiore trasmissibilità. Ci sono segnali di controtendenza che consigliano grande precauzione. C'è una grande consapevolezza delle misure da adottare, crescita del numero di nuovi casi se non si innalzano le misure di prevenzione. In alcuni contesti regionali già intraprese misure restrittive a livello sub-regionale". L'indice Rt nazionale è a 0.95 in Italia, la Toscana a rischio moderato.

Il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha invece spiegato: "Vediamo la 'regione gialla' che all'interno ha aree relativamente piccole con focolai di elevata incidenza. Bisogna fare di tutto come in Umbria e a Chieti e farlo in maniera molto tempestiva. Bisogna continuare a mantenere comportamenti prudenti".



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