Diritti in comune: con 100 nuove case a Porta a Mare aumenteranno criticità del quartiere

Ciccio Auletta all'aeroporto di Pisa

Più di 100 nuove unità abitative nel quartiere di Porta a Mare. E’ questo il contenuto del piano attuativo relativa all’area in via di Viaccia, che arriverà in approvazione in Consiglio comunale.

Si tratta di un intervento di grandissimo impatto, nato con le giunte di centrosinistra e a cui ora la destra intende dare a mani basse e senza alcun vincolo il proprio via libera.

Siamo assolutamente contrari a questa decisione figlia dell’idea secondo la quale la valorizzazione delle aree urbane degradate passa solo ed esclusivamente dalla costruzione di nuove abitazioni. Certamente questa logica risponde bene agli interessi economici di chi costruisce ma non sicuramente ai bisogni della città e di chi ci vive.

Quale è l’esigenza per Porta a Mare di costruire quasi un nuovo quartiere? Quale è l’esigenza di oltre 100 nuovi appartamenti quando ancora sono tantissime le case ancora vuote all’interno di “presunte” riqualificazioni come Ville Urbane?

Si rinuncia totalmente ad un minimo di qualità urbana, ancor più in un contesto particolare come quello in questione: un lungo canale, unico a Pisa, che per altro si vorrebbe rilanciare, dando il via libera ad un progetto che ci riporta alla urbanistica degli anni ’70 con una sfilza di palazzine ammassate l’una sull’altra.

L’originario piano attuativo viene nei fatti diviso in due subcomparti per cui si realizza non a caso solo la parte residenziale, facendo cadere quella relativa al verde sportivo. Manca così anche quella fascia di verde che avrebbe dovuto mitigare il rapporto fra parte edificata e territorio rurale, con il margine fra costruito e agricolo costituito da una strada e da una fascia di parcheggi, peraltro senza un albero di corredo, in contrasto con la stessa legge urbanistica e il piano paesaggistico che insistono, invece, sulla qualificazione/riqualificazione dei margini urbani e dei rapporti fra territorio urbanizzato e territorio rurale.

Si tratta di un intervento che peggiora, quindi, la vivibilità di un quartiere che ha già tante sofferenze e criticità, e che in particolare peserà negativamente anche sulla viabilità. Infatti questo nuovo carico (113 unità abitative, probabilmente più di 200 auto) andrà ad insistere sull’immissione attuale nella rotatoria sulla Via Livornese, con spazi stretti e pessima visibilità.

Siamo davanti ad un progetto presentato anni fa che oggi è completamente fuori tempo e fuori luogo, che distruggerà un altro pezzo di Porta a Mare perdendo così ancora una volta l’occasione per una vera riqualificazione del quartiere.

Fonte: Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile



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