Se è spento Paolo Benucci, il poeta di Dimezzano innamorato del Chianti

Si è spento lottando fino alla fine Paolo Benucci, persona molto conosciuta nel Chianti, originario di Dimezzano, una piccola frazione del Comune di Greve, dove era nato l’8 settembre di 73 anni fa. Albergatore e ristoratore attivo per tanti anni nel Mugello, era particolarmente legato ai luoghi della sua infanzia, Dimezzano, Lucolena e i monti del Chianti, terra natìa che aveva descritto ed elogiato nei suoi componimenti poetici raccolti nella pubblicazione “…Ero, sono, sarò… La mia valle, i miei sassi, i miei ricordi”. “Era una persona orgogliosa e caparbia ma tanto generosa e piena di spirito e di idee”.

E’ così che lo ricordano le figlie Veronica e Barbara che aggiungono “nostro padre ha fatto e dato tanto a Dimezzano e alla sua comunità ed è questa predisposizione alla cultura del fare, alla capacità di rendersi utili per gli altri, di agire concretamente al servizio della collettività la qualità, la migliore testimonianza che ha lasciato a tutti noi”. Il sindaco Paolo Sottani e la giunta comunale di Greve in Chianti si uniscono in un profondo abbraccio alla famiglia esprimendo loro le più sentite condoglianze.

Riportiamo di seguito una delle poesie che Paolo Benucci scrisse per sottolineare il forte legame affettivo che provava verso il paese di origine, Dimezzano.

Nostalgia

…Qui sono nato, qui vorrei morire…

fra Questi sassi visti in gioventù,

dove l'acqua si parte per il mare

sgorga dal sasso per fuggire giù…

la pace mi permette di pensare,

come spesso facevo un dì quassù…

tra il profumo di acacie e di ginestre

al canto pieno e uguale del cucù

…e come fui, essere animale

a rifidarsi su istinti e su virtù

la piena libertà sentir tornare

lontan da un mondo, che non ce l'ha più

Paolo Benucci

Fonte: Ufficio Stampa Associato Chianti Fiorentino



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