Bruciata bandiera italiana a Castelfiorentino, lo sfogo: "Violenza gratuita"

Bruciata una bandiera italiana a Castelfiorentino, era stata cucita come una vela in solidarietà per gli italiani ancora nel mezzo della pandemia. A raccontare la storia Sonia Mori, titolare dell'edicola-cartolibreria Alla Nave di via Masini. "Avevo esposto, come lo scorso anno in solidarietà alla nostra nazione rinchiusa in casa dal Covid, una bandiera italiana cucita da mio marito. Era stata fatta come una vela così che non desse fastidio né ai passanti né alle macchine, ma fosse ben visibile".

Questa mattina, all'apertura del negozio, il triste fatto: "Io e mio marito l'abbiamo trovata così, completamente bruciata. Ci siamo rimasti molto male, oltre che per il gesto di violenza gratuita anche per il simbolo che rappresenta. La nostra nazione fatta di milioni di persone che lavorano, soffrono, combattono ogni giorno con varie difficoltà, ma che almeno sono accomunate da un simbolo".

Non è noto se è stata sporta denuncia per il fatto. Il reato configurato potrebbe essere quello di vilipendio alla bandiera, anche se la 'vela' non è una bandiera ufficiale: "Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni". Altrimenti si potrebbe parlare di atti vandalici, con pene pecuniarie più lievi.



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