Luca Benci, a un anno dalla sua scomparsa il ricordo di OPI Fi-Pt

“Panta rei” diceva Eraclito, tutto scorre… non possiamo bagnarci due volte nelle acque dello stesso fiume. Siamo destinati ad andare avanti come persone e come professionisti. La stessa cosa vale per la nostra professione, l’infermieristica.

Un anno fa veniva a mancare un propulsore, un innovatore, un interprete, un filosofo, un giurista della professione infermieristica: Luca Benci. Luca era tutto questo e anche di più, era un infermiere al servizio dell’infermieristica e dell’infermiere. Come un Samurai serviva il suo Daimyo, lui serviva la sua professione con interpretazioni, saggi, corsi di formazione, consigli personali, per mettere la sua competenza e la sua passione a disposizione di tutti i professionisti: in un certo modo, si può dire, era un infermiere degli infermieri.

Abbiamo avuto l’onore, prima come Collegio e poi come Ordine, di avere Luca tra le nostre fila. Abbiamo avuto la possibilità di lavorare con lui fianco a fianco, abbiamo avuto il privilegio di imparare dalla sua scienza, che oltre all’infermieristica era il diritto, e che riusciva a compenetrare e ad amalgamare, dandoci una visione superiore di quello che era l’agire quotidiano di un infermiere.

Vedendolo lavorare, partecipando alla progettazione di alcuni dei suoi corsi, chiedendo spesso il suo aiuto per i nostri impegni istituzionali, abbiamo potuto apprezzare da vicino il suo valore. Per lui il tempo era il “qui e ora”, il tempo della vita era il tempo dell’agire, e la sua parola corrispondeva già all’impegno a realizzare qualcosa.

Un anno fa, in questi giorni, stavamo vivendo come conoscenti, amici, colleghi, il suo avvicinamento alla morte, e anche in questa occasione, come un Samurai, lo abbiamo visto affrontare con onore, gentilezza, eleganza e determinazione, i suoi ultimi passi in questa vita terrena. Ricordiamo tutti come quei momenti ci videro stretti attorno al pensiero non avremmo avuto più tra noi quel grande uomo che aveva scritto e interpretato il diritto in maniera esemplare ed autentica, facendo di una passione una professione nella professione. Un uomo che si è messo a disposizione di chi tutti i giorni, con professionalità e impegno, assiste le persone bisognose.

Era un infermiere, un collega, e siamo coscienti che sarà difficile ritrovare ancora la stessa caratura del suo operato schietto, intelligente e raffinato.

Buon viaggio Luca, buon viaggio dai colleghi del Consiglio Direttivo, delle Commissioni d’Albo Infermieri e Infermieri Pediatrici e da tutti gli iscritti. Grazie per tutto quello che ci hai insegnato.

Fonte: Ufficio stampa Opi Firenze-Pistoia



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