Scuole nuove nell'Empolese Valdelsa, plauso della Cgil: "Anche in area metropolitana"

Un anno dopo l’avvio del primo lockdown, sembra di essere tornati al punto di partenza: sospensione della didattica in presenza e diffusione generalizzata della didattica a distanza.

Abbiamo più volte sostenuto che non dovevamo tornare a questo e che il governo avrebbe dovuto prendere da tempo provvedimenti chiari e risolutivi.

Un anno di pandemia ha lasciato gravi conseguenze su bambine e bambini, ragazze e ragazzi, i quali stanno pagando in termini di apprendimento, socializzazione, benessere psico-fisico. Serve moltiplicare progetti mirati di sostegno educativo, di lotta all'abbandono scolastico, progetti in grado di garantire più tempo scuola e vera inclusione, anche al fine di raggiungere l’obiettivo dell’innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni.

Vorremmo concentrarci solo su questo invece siamo costretti a chiedere ancora ulteriori e più aggiornate condizioni di sicurezza e misure per permettere la continuazione della frequenza scolastica, riducendo il ricorso alla DaD alle situazioni di effettiva emergenza: terminare quanto prima la campagna vaccinale del personale scolastico; rafforzare i protocolli di sicurezza con tutte le misure necessarie, a partire dalla fornitura di mascherine FFP2 al personale più esposto, come ad esempio le insegnanti della Scuola dell’Infanzia; intensificare gli interventi di Regione ed Enti Locali per prevenire distanziamenti e assembramenti in tutto il sistema dei trasporti.

Ma di scuola dobbiamo parlare anche in prospettiva, pensando a invertire la tendenza decennale al disinvestimento con il coinvolgimento di studenti, famiglie, lavoratrici e lavoratori.

Da questo punto di vista è indispensabile utilizzare correttamente i fondi europei, mettendo in atto progetti ambiziosi e quanto mai urgenti.

A livello nazionale la riduzione del numero degli alunni per classi, la stabilizzazione del personale precario (per coprire con personale di ruolo le oltre 220.000 cattedre scoperte in tutta Italia) e l'ampliamento degli organici di docenti e personale Ata.

A livello locale già da tempo chiediamo piani di edilizia scolastica innovativi da un punto di vista ambientale e pedagogico-didattico. Su questo punto accogliamo con favore la scelta fatta dalla Conferenza Zonale per l'istruzione Empolese Valdelsa, presieduta dal sindaco di Empoli Brenda Barnini, di investire in scuole nuove e in manutenzioni straordinarie agli edifici scolastici. Auspichiamo e chiediamo che simili azioni possano riguardare l’intera area metropolitana.

Cgil Firenze e Flc Cgil Firenze



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