Quartieri Social a Lucca: nuova vita per l'ex distretto a Sant'Anna

In dirittura d'arrivo i lavori all'ex distretto di viale Einaudi: la palazzina a sud ospiterà servizi ambulatoriali e territoriali, quella a nord il “Dopo di Noi” e spazi per la comunità


Dopo la visita alla casa civica di via Giorgini a San Vito e quella alle aree a verde e dedicate alla mobilità dolce a San Concordio, questa mattina (11 marzo) l'amministrazione comunale ha effettuato un sopralluogo nel quartiere di Sant'Anna, dove stanno per finire i lavori all'ex distretto di viale Einaudi.

L'opera, inserita nei progetti dei Quartieri Social per i quali il Comune ha ottenuto importanti finanziamenti da parte dello Stato e della Comunità Europea, ha richiesto un investimento di 1.391.000 euro. Il vecchio edificio, costruito negli anni Settanta, si sviluppava su due piani, dall’esterno rimaneva poco visibile e mancava un rapporto concreto con il contesto circostante. Dal punto di vista funzionale presentava tutta una serie di aspetti negativi fra cui impianti vetusti, mancanza di un sufficiente isolamento termico e acustico ed elevata vulnerabilità sismica. Per questo si è ritenuto più sostenibile, anche dal punto di vista economico, attuare un progetto di ristrutturazione edilizia ricostruttiva, che ha previsto la completa demolizione dell'immobile e la sua successiva ricostruzione.

“A Sant'Anna siamo ormai in dirittura d'arrivo con i primi progetti Social – ha detto l'assessore ai lavori pubblici Celestino Marchini - . Abbiamo realizzato la nuova rotatoria e il sottopasso di piazzale Boccherini, l'allungamento della pista ciclabile in viale Puccini, la ristrutturazione del parco urbano di via Matteotti, la riqualificazione di piazzale Sforza e il centro civico. L'ex distretto resta l'ultima opera da completare: l'obbiettivo, considerato l'andamento dei lavori, è di chiudere il cantiere prima dell'estate, dopo di che, con un appalto diverso, verrà risistemata l'area esterna”.

Il nuovo edificio di viale Einaudi è composto da due fabbricati, uno su tre piani e uno su due, collegati tra loro da una passerella posta al primo piano. Il fulcro della nuova costruzione sarà la piazza centrale, concepita come uno spazio aperto e protetto, su cui si affacceranno tutte le funzioni che saranno presenti, così da renderla un luogo di aggregazione utilizzabile in tutte le ore del giorno. Per collegare i vari piani, il progetto prevede un ascensore accessibile dall’interno del fabbricato nord e uno posto all’esterno del volume sud. L’aspetto esterno delle due costruzioni sarà caratterizzato da una forte compattezza: i lati est e ovest saranno rivestiti esternamente con pannelli in lega d'alluminio, perforato in corrispondenza delle aperture, quelli nord e sud saranno invece intonacati e scanditi dalla presenza delle grandi aperture vetrate.

L'assessora alle politiche sociali Valeria Giglioli ha spiegato il mix di funzioni sanitarie, sociali e dedicate alla collettività che verranno ospitate dal nuovo centro di Sant'Anna: “La palazzina a sud, quella su due piani, sarà gestita dalla Asl e accoglierà servizi ambulatoriali e territoriali legati alla sfera sanitaria e sociale, rivolti a tutta la cittadinanza e anche a specifiche tipologie di cittadini, come i bambini, gli anziani e le persone con difficoltà motorie. Invece la palazzina a nord sarà gestita direttamente dal Comune e tutto il piano terra verrà dedicato al progetto 'Dopo di Noi', una residenza a carattere comunitario e ad alta integrazione sociosanitaria, che accoglierà persone adulte disabili. Il primo piano comprenderà gli spazi del Centro di mediazione culturale, oltre a uno spazio multifunzionale e al secondo piano prevediamo un'area da destinare al co-working. Tutti gli interventi sono in via di definizione e verranno intrecciati con il progetto Co-mix, per il quale stiamo ottenendo dei finanziamenti governativi”.

“Spostare sul territorio gli investimenti – ha aggiunto la consigliera con delega alla sanità Cristina Petretti –, pur mantenendo solida l'offerta di cura degli ospedali per le fasi acute di malattia, significa lavorare sul concetto di medicina di prossimità, attivando tutti quei servizi che concorrono a migliorare il livello di salute di una comunità. Il nuovo centro di Sant'Anna, facendo questo, rappresenta un'importante occasione per attuare una piena integrazione del sistema sanitario con il sistema sociale, ambiti che troppo spesso corrono ancora su binari separati nella gestione delle categorie più fragili, come anziani, disabili, salute mentale e nuove povertà”.

Anche in questo caso, come già per la nuova casa civica del quartiere di San Vito, il progetto ha previsto l’utilizzo di tecnologie ad alto contenuto innovativo, finalizzate al raggiungimento della sostenibilità ambientale dell’intervento. Tutto l’involucro esterno sarà infatti caratterizzato da un elevato grado di isolamento termo-acustico che, abbinato ai nuovi impianti e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, come l'aria esterna (sorgente delle pompe di calore) il sole per l’acqua calda e il fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, contribuiranno a farne un fabbricato a ridotto consumo di energia.

“A Sant'Anna i progetti Social – ha commentato l'assessore alla partecipazione Gabriele Bove – stanno ridisegnando un quartiere più bello e accogliente, all'insegna della sostenibilità e della socialità. Mi riferisco a questo intervento specifico, che consentirà di mettere a disposizione della comunità un immobile moderno e sostenibile dal punto di vista energetico, che accoglierà importanti funzioni. Penso anche agli spazi pubblici rivitalizzati e alla nuova rete di piste ciclo pedonali realizzate e che verranno ulteriormente ampliate grazie a nuovi finanziamenti della Regione, che hanno l'obbiettivo di collegare i plessi scolastici e che consentiranno anche ai più piccoli di muoversi in sicurezza a piedi e in bicicletta”.

“La conclusione dei lavori al futuro distretto socio-sanitario è solo una tappa – conclude il consigliere comunale Gabriele Olivati, vicepresidente della commissione urbanistica – di un percorso che è nato dalla collaborazione tra cittadini e istituzioni nel definire l’assetto del quartiere: mobilità dolce, servizi pubblici, luoghi di aggregazione e bellezza. Ingredienti semplici e applicati con buon senso, che stanno mostrando risultati positivi. E molto si può fare continuando ad applicare questo approccio in futuro”.

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio stampa



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