Empolese zona rossa? Giani ritaglia per mantenere la Toscana arancione

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Il presidente della Toscana, Eugenio Giani

Empolese zona rossa? Ancora non c'è l'ufficialità, ma se ne parla da giorni. Lo ha fatto Brenda Barnini, sindaco di Empoli, e ha affrontato l'argomento pure Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. I numeri dei contagi da Coronavirus sono alti, gli ospedali sono pieni.

A margine di una conferenza stampa, Giani ha parlato a proposito dell'Empolese zona rossa: "In questo momento vedo l'allargamento dell'area del Comprensorio del Cuoio all'Empolese Valdelsa, quindi si tratterebbe di un'area non provinciale. Corrisponderebbe al distretto socio sanitario dell'Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore".

Giani ha fatto riferimento all'ex Asl 11, ma senza dare indicazioni precise o ufficiali. I numeri, come detto, danno un quadro non rinfrancante. Ma comunque la Regione Toscana, ha detto il presidente, "andrà avanti col metodo che usiamo da quattro settimane". Ciò significa che sarà 'ritagliata' la zona rossa per quelle zone di livello provinciale in cui si superano i 250 contagi su 100mila abitanti.

"Per quanto riguarda la determinazione delle zone vediamo un innalzamento. Ma siamo a 246 contagi su 100 mila abitanti quindi sotto la soglia di 250, la Toscana quindi può pensare, ragionevolmente, di rimanere in zona arancione anche per la settimana prossima" ha proseguito Giani.

Pistoia, Prato, il Cuoio e altre aree sono ormai zona rossa da giorni. Chi rischia? Ancora Giani: "Per la provincia di Arezzo dove faremo una valutazione nelle prossime ore e tra le altre province più a rischio c'è quella di Grosseto. Pisa la metterei da una parte. Per ora è preoccupante la situazione che si sta determinando nella bassa Valdera, con alti livelli a Pontedera, Ponsacco e Calcinaia quindi dovremo fare una valutazione. Discuteremo anche sulla Versilia".



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