Il Comune ha allo studio la possibilità di acquisire alcuni beni sul proprio territorio rientranti nella proprietà diretta o indiretta del boss della mala del Brenta Felice Maniero
“Le mafie sono tutt’altro che invincibili ed è innanzitutto un atto di giustizia riportare all’utilizzo della collettività beni confiscati ad esponenti di punta della criminalità organizzata presenti anche sul nostro territorio” così, con soddisfazione, Giulia Deidda commenta la notizia, riportata ormai anche dalla stampa, relativamente ad un nuovo significativo colpo inferto alla criminalità organizzata nel nostro territorio. Già da alcune settimane, infatti, il Prefetto, attraverso un incontro dedicato, e il Comune di Santa Croce sull’Arno si stanno adoperando per colpire le mafie nel cuore dei loro interessi, ovvero il loro patrimonio e riportare così ad avere natura di “beni comuni”, finalizzati a fini sociali, beni che i criminali avevano acquisito al proprio capitale personale come profitto delle loro attività illecite.
Il Comune di Santa Croce sull’Arno ha, infatti, allo studio la possibilità di acquisire al patrimonio pubblico per la destinazione ad usi sociali alcuni beni sul proprio territorio rientranti nella proprietà diretta o indiretta del boss della mala del Brenta Felice Maniero. Si tratta di una villa di grande pregio e di alcuni annessi e terreni relativamente ai quali l’Amministrazione comunale sta lavorando alla ideazione di un progetto di utilizzo a fini sociali che consenta di restituire alla collettività i beni che sono stati acquisiti al patrimonio dei soggetti passivi delle confische con il frutto delle loro attività criminose.
“Grazie anche all’importante azione di sostegno che la Prefettura di Pisa sta garantendo a tutto il Distretto Industriale di Santa Croce sull’Arno nella lotta contro le mafie ed i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata sul territorio, possiamo oggi con questa notizia cominciare a toccare con mano la crescita della presenza delle istituzioni e la affidabilità del lavoro da esse compiute nella lotta alle mafie anche su tutto il territorio distrettuale” continua Giulia Deidda che è anche la Coordinatrice del Distretto Industriale di Santa Croce sull’Arno.
Si attende, con tutta la riservatezza dovuta a percorsi di questa natura, la formalizzazione dei passaggi processuali e giuridici necessari per procedere nel compimento delle azioni pubbliche successive propedeutiche al realizzarsi delle destinazioni definitive dei beni oggetto di confisca.
“Siamo consapevoli delle difficoltà e delle tante problematiche che crea la richiesta di assegnazione definitiva di beni di tale provenienza – continua la Sindaca Deidda – ma come ormai accade da tempo su questo territorio noi non ci tiriamo indietro e continueremo a portare avanti una lotta determinata a chi prova, infiltrandosi subdolamente ed in modo apparentemente innocente, nel nostro sistema socio economico territoriale.”
Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno
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