Giubileo della Diocesi di San Miniato, il logo per i 400 anni

Presentato ufficialmente il logo per il Giubileo della Diocesi di San Miniato, che inizierà il 5 dicembre 2022 a 400 anni esatti dalla sua erezione. Lo ha dipinto l’artista Luca Macchi. Il logo - una vera e propria pittura - è stato divulgato in anteprima dalle colonne del giornale “La Domenica”, il settimanale della diocesi di San Miniato, e raffigura un Cristo glorioso effigiato in veste rossa, simbolo di regalità, che si staglia contro il cielo azzurro, richiamo alla sua divinità.

L’opera di Macchi ha una impaginazione sobria e solenne al contempo: la figura di Cristo reca il pane e il vino, simboli dell’Eucarestia, insieme alla mitra e al pastorale, prerogative dell’autorità vescovile. Ad occupare il centro della composizione, tra la mitra e il pastorale, si staglia l’inconfondibile profilo della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio, la chiesa madre della diocesi. Alla base dell’immagine sono riportate la scritta «Per Cristo, con Cristo e in Cristo» e le date 1622 e 2022.

Commentando il suo lavoro, Macchi - che è anche presidente della Commissione per i Beni Culturali della diocesi di San Miniato – ha detto: «L’appuntamento con i quattro secoli di vita della nostra Chiesa è un appuntamento che attendevamo con gioia. Lo abbiamo pensato, visto avvicinare pian piano ed oggi siamo alle sue porte. Mai avrei pensato di poter ricevere l’invito da parte del vescovo Andrea a eseguire il logo-immagine che contraddistinguerà questo Giubileo. Per questo la prima cosa che desidero fare è quella di ringraziare monsignor Migliavacca di questo invito, per il quale spero di essere stato all’altezza. Si, perché così come ho avuto grande gioia nel ricevere l’incarico, ne ho avvertita anche tutta la responsabilità». Venendo poi più specificamente a commentare la sua opera, Macchi ha sottolineato come sia stato naturale per lui scegliere di mettere il Cristo al centro della sua composizione: «Quando un pittore, un pittore credente, affronta la figura del Cristo allora si toccano corde particolari. Vorresti rendere il Suo aspetto regale e allo stesso tempo semplice e comprensibile. Ho cercato di manifestare la gioia dell’evento attraverso la vivacità dei colori: il rosso per la veste regale, l’azzurro del cielo, il giallo del sole aureola. In pratica i colori primari, attraverso i quali si fanno tutti gli altri».

Palpabile la soddisfazione anche da parte del vescovo Migliavacca, che proprio dalle colonne del settimanale diocesano ha ringraziato l’autore dell’opera: «Desidero esprimere il mio grazie a Luca Macchi per la disponibilità nel predisporre questa immagine e anche per la sua competenza e bravura. L’immagine ritrae un Cristo glorioso, il Cristo risorto e vivente, che riassume il percorso che porta al Giubileo: “Per Cristo, con Cristo e in Cristo”. È questo il senso più vero del riconoscerci diocesi: siamo discepoli di Cristo e questo vogliamo riscoprire e rinnovare nella nostra sequela».

L’opera stampata in stendardi di tela massiccia della misura di 82 x 150 cm, sarà consegnata ai sacerdoti della diocesi nel giorno di Giovedì santo, per essere poi esposta alla vista dei fedeli in tutte le parrocchie il prossimo 18 aprile, terza domenica di Pasqua. Sarà un modo plastico ed immediato per richiamare visivamente a tutta la comunità diocesana l’avvicinarsi di questo importante evento.

L’immagine rimarrà poi nelle chiese della diocesi fino alla festa liturgica di Cristo Re del 26 novembre 2023, quando con una solenne celebrazione verrà chiuso l’anno giubilare. La Diocesi di San Miniato si estende per 691 kmq, e conta circa 180.000 anime. I suoi confini geografici vanno, grosso modo, da Larciano e Castelmartini (a nord), fino Casciana e Fauglia (a sud-ovest), e da Ponte a Elsa (a est) fino a La Rotta (a ovest). È costituita da 91 parrocchie divise in 4 Vicariati. Vi svolgono il loro servizio 83 sacerdoti (18 dei quali appartenenti a ordini religiosi), 11 diaconi permanenti e 77 religiose. Riveste un ruolo importante l’attività del laicato, che vivacizza e arricchisce la Chiesa sanminiatese, anche attraverso l’azione degli oltre venti movimenti e aggregazioni impegnati in diversi ambiti. Monsignor Andrea Migliavacca, suo attuale pastore, è il 25mo vescovo della sua storia.

Fonte: Diocesi di San Miniato



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