Bilancio Firenze, 40 milioni per ridurre tasse e tariffe nell'anno del Covid

Federico Gianassi

Riduzione di tasse e tariffe per circa 40 milioni di euro (sgravi e riduzioni su Imu e Tari, azzeramenti Cosap, taglio del Cimp), accresciuta velocità nel pagamento dei fornitori e tanti nuovi investimenti. Questi i dati principali del rendiconto di gestione 2020 del Comune di Firenze approvato dalla giunta su proposta dell’assessore al bilancio Federico Gianassi che ora passa all'attenzione del Consiglio Comunale.

“Nonostante l'anno difficilissimo alle spalle per la pandemia il rendiconto del 2020 ha fotografato risultati buoni, grazie a nostri interventi di risparmio senza taglio ai servizi e grazie ai contributi dello Stato – ha rilevato l’assessore Gianassi -. Da marzo scorso abbiamo lottato non solo con la grave situazione sanitaria ma anche con la nascente e dirompente crisi economica, sociale e occupazionale e abbiamo fatto ogni sforzo per salvaguardare i servizi al cittadino senza aumentare le tasse. E' lo stesso obiettivo che ci stiamo ponendo anche per il bilancio del 2021 che abbiamo approvato a febbraio e per il quale sono previsti ora i primi interventi nazionali”.

Nel dettaglio, le spese correnti del 2020 sono state sostenute per 577 milioni. Sul capitolo investimenti invece le spese impegnate sono state 106 milioni di euro, addirittura superiori di 10 milioni rispetto all’anno precedente. L’indebitamento dell’ente, pure a fronte di un incremento degli investimenti registrato negli ultimi anni, si è attestato a 491 milioni ed ha assunto un valore ben cinque volte inferiore al limite di legge. Persiste una ottima gestione della cassa, che chiude con una consistenza finale di quasi 196 milioni.

Viene contestualmente confermato il rispetto dei tempi medi di pagamenti, con il relativo indicatore annuo che anche per il 2020 chiude con un valore migliore rispetto a quello del 2019 ( -11,63 giorni rispetto al termine di legge a fronte dei -4,65 giorni del 2019). Tutti i fornitori sono stati quindi pagati in anticipo rispetto alle scadenze di quasi 12 giorni. Si conferma anche per il 2020 il consolidamento del fondo per i crediti di dubbia esigibilità, che si attesta a 237 milioni di euro (era di appena 14 milioni a fine 2013), risultato importante perché garantisce che le spese siano finanziate da entrate effettivamente e concretamente incassate.

Il complesso delle spese comunali è stato finanziato nel 2020 per 325 milioni di euro da entrate tributarie (molte delle quali hanno subito una flessione per effetto del Covid ), per 177milioni da trasferimenti correnti (in parte compensativi rispetto alla flessione delle entrate tributarie), per 171 milioni da entrate extra tributarie e per 110 milioni da entrate in conto capitale ed indebitamento.

Il Comune ha infine contratto nuovi mutui nel 2020 per finanziare investimenti per 32 milioni di euro.

Il rendiconto 2020 ha garantito l'erogazione dei servizi con contestuale riduzione di tasse e tariffe e dimostra i risultati di una politica volta ad aiutare il contribuente nel momento difficile della pandemia, politica che ha generato nuove aliquote imu agevolate (tra cui ricordiamo quella per gli immobili soggetti a canone di locazione commerciale ridotto e quella per le abitazioni con contratto di tipo "concordato"), riduzione della parte variabile della tari per i contribuenti " non domestici", che hanno risentito delle chiusure per effetto della pandemia, riduzione del canone pubblicitario e di quello di occupazione del suolo pubblico.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa



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