Montaione riparte, Pomponi: "Villa Serena ferita ancora aperta. Keu danno d'immagine"

paolo pomponi

Il sindaco di Montaione Paolo Pomponi a gonews.it: tra Coronavirus, il dramma di Villa Serena e le recenti notizie di cronaca


Montaione ha celebrato da pochi giorni 801 anni. Il Comune della Valdelsa fa festa anche per l'ottavo centenario, che si è tenuto l'anno scorso ma senza clamore per via del lockdown. Il Coronavirus si è fatto sentire anche a Montaione, come ha detto il sindaco Paolo Pomponi. Non è stato l'unico avvenimento che ha spostato i riflettori sul borgo, ultimamente anche l'inchiesta sui rifiuti ha portato Montaione tra le pagine di cronaca. Il primo cittadino Paolo Pomponi ha spiegato come il Comune sta cercando di andare avanti dopo un periodo complicato.

Come ha reagito Montaione al Coronavirus?
La pandemia ha interessato il mondo. Noi, piccolo punticino in questo mondo, ne abbiamo subito le conseguenze con problematiche differenti a seconda dei casi. Fino all'agosto scorso è stato un Comune Covid-free. In seguito abbiamo avuto alcuni casi, ma il problema della seconda ondata è stato nella nostra Rsa Villa Serena.

Poi cosa è accaduto?
Il Covid se entra in una residenza per anziani, si diffonde facilmente, non solo a Montaione ma ovunque. La casa di riposo ha subito una tragedia, tra persone positive e decessi, troppi decessi.

È stata una pagina triste per voi.
Abbiamo pianto persone molto conosciute, montaionesi o che avevano deciso di passare la terza età nel nostro Comune. Quanto successo a Villa Serena è una ferita ancora aperta, forse non passerà mai. Fa ancora male, pure a titolo personale.

Adesso com'è la situazione?
Al momento le cose vanno molto meglio, non ci sono positività. A Villa Serena sono arrivati i vaccini, Montaione è stata una delle prime a ricevere le dosi.

Nella popolazione invece?
Abbiamo poco meno di trenta positivi, ma fortunatamente ci sono stati tanti asintomatici.

Passiamo a un'altra notizia che ha toccato anche Montaione, quella dei presunti reati ambientali nell'inchiesta Keu.
Purtroppo non è il primo caso, da quando sono sindaco è il terzo che ci vede involontariamente coinvolti. Nel 2016 si parlò di fanghi di depurazione, nel 2018 di Blu Mais e adesso Keu. In tutti e tre i casi siamo stati 'toccati', spero stavolta in modo minore.

Qual è il suo pensiero a riguardo?
Confido nella magistratura e mi auguro che i colpevoli vengano condannati. Noi, come negli altri due casi, siamo vigili. Solo uno dei tre casi è in dibattimento in aula, ma noi siamo attenti. I controlli sono in corso, attendiamo con fiducia. Facciamo del turismo la nostra economia, è un danno d'immagine incalcolabile. Per noi è una ferita gravissima, è la terza volta in sei anni: è troppo.

Come Comune cosa farete?
Faremo la nostra parte, pure collaborando con gli organi di giustizia. Se si andrà a giudizio, saremo in tribunale per difendere l'onorabilità del nostro territorio. Siamo incavolati, difenderemo il nostro territorio in tutte le sedi.

Margherita Cecchin, con Gianmarco Lotti



Tutte le notizie di Montaione

<< Indietro

torna a inizio pagina