Accuse in Consiglio comunale a Cascina, opposizione nega il confronto e il sindaco risponde

Foto gonews.it

In Consiglio comunale a Cascina, i consiglieri di opposizione puntano il dito contro la maggioranza, negando che vi sia confronto tra le due parti sul progetto Pinqua. L'accusa dei gruppi di minoranza, la replica del sindaco.

Opposizione: "Stratagemmi per fuggire dal confronto, classico del Pd"

I consiglieri di opposizione del comune di Cascina accusano il PD di negare il confronto democratico appellandosi ad un regolamento che si usa solo a tornaconto personale. “Se non vivessimo in una democrazia nella quale il rispetto della legge, delle regole e degli avversari politici costituiscono le sue fondamenta, se ci trovassimo in uno Stato autoritario-dittatoriale, questa nuova amministrazione sarebbe ottima per gestire il ministero della propaganda”. Parole pesanti quelle espresse dall'opposizione che ripercorre l’iter della mozione presentata dal gruppo Valori e Impegno Civico Dario Rollo con la condivisione di tutti i gruppi di minoranza relativamente alla costituzione della commissione di controllo e garanzia sul progetto Pinqua. “La mozione per la costituzione della commissione, inizialmente presentata il 12 aprile da Dario Rollo e Lorenzo Peluso, era stata inserita all’ordine del giorno del consiglio del 22 aprile ma, per un mero vizio di forma, è stata successivamente rimossa. In data 16 aprile, con la firma anche dei gruppi Lega, FdI e lista civica Cosentini, abbiamo nuovamente protocollato l’atto nei termini previsti dall’art. 53 comma 5 del regolamento affinchè fosse inserito in discussione nella prima seduta di consiglio comunale successiva all’acquisizione a protocollo dell’atto, e cioè del 22 aprile. Ed è proprio qui la beffa. Si interpretano gli articoli del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale a proprio piacere, quando la capigruppo è sovrana su tutto, quando non può decidere e quando lo fa solo a tornaconto della maggioranza. Nonostante il rispetto delle procedure e le dichiarazioni dello stesso presidente del consiglio sull’errore commesso, il PD ha negato la discussione su un tema molto importante, sul quale è necessario fare chiarezza nell’interesse della città e a favore del Pinqua stesso. Dimostrazione che hanno paura del confronto, hanno timore che la commissione possa, una volta insediata, analizzare atti, documenti, procedure e sentire tutti gli attori coinvolti nella procedura di affidamento e progettazione. Avranno per caso qualcosa da nascondere? – si domandano i consiglieri. E’ chiaro che, nel caso in cui si ravvisassero atti illegittimi o contrari alla corretta gestione dell’amministrazione pubblica, sarà cura dei consiglieri comunali presentare le opportune denunce alle autorità competenti. Usare stratagemmi per fuggire dal confronto è un classico della scuola PD” - continuano - “del resto come ha dimostrato Giani con i recenti avvenimenti sull’inchiesta KEU e il famigerato emendamento pro-conciatori, le regole per il Partito Democratico sembrano fatte per essere infrante. La nostra azione di controllo sarà sempre massima e non sarà certo fermata da questi modi dittatoriali utilizzati dal PD o le minacce di querela avanzate sulla stampa dal sindaco a qualche esponente della minoranza – concludono i consiglieri di opposizione.

Dario Rollo Capogruppo lista ‘Valori e Impegno Civico Dario Rollo’, Paolo Lazzerini Capogruppo FdI, Leonardo Cosentini Capogruppo Lega, Stefano Di Pede Capogruppo lista “Cosentini sindaco”


La replica del sindaco Michelangelo Betti: "Minoranze ancora in stato confusionale"

Spiace che a Cascina le minoranze consiliari non abbiano ancora elaborato il lutto della sconfitta elettorale. Per questo ci sono campagne di disinformazione su ogni atto della nuova amministrazione comunale. La lista è già lunga ed era partita con le polemiche sull’esposizione delle bandiere in Piazza Caduti. Ora arriva ad accuse pesanti e infondate. E c’è il tentativo di denunciare un inesistente mancato rispetto delle regole istituzionali per andare a generare dubbi sulla trasparenza dell’azione amministrativa.

Il contributo progettuale del Comune di Cascina per il “Pinqua”, elaborato dalla Regione Toscana, potrebbe portare 15 milioni di euro al nostro territorio. Sapremo entro l’estate se arriverà il finanziamento statale, ma possiamo già ringraziare cinque Comuni che hanno scelto di intraprendere questa strada condivisa e la Regione Toscana che ha riconosciuto il valore del contributo cascinese. E pare che le minoranze non si facciano una ragione di questo primo successo amministrativo.

La proposta progettuale, basata su una delibera di giunta, è stata presentata due volte in consiglio comunale. Nessun gruppo di minoranza ha mai ritenuto di chiedere la convocazione di una commissione per approfondire la materia. Ora, ammettendo di non aver conoscenza della proposta progettuale, avanzano direttamente la richiesta di una commissione speciale. Una richiesta fatta forzando le regole e che punta chiaramente a screditare l’azione dell’amministrazione, dato che pare partire da una presunzione di colpevolezza (seppur non sia chiaro di cosa).

“Nel caso in cui si ravvisassero atti illegittimi (…) sarà cura dei consiglieri comunali presentare le opportune denunce alle autorità competenti”. Più o meno siamo alla scoperta dell’acqua calda: ci mancherebbe altro che non fosse così. C’è comunque da dire che dopo i quattro anni della Lega fanno sorridere le accuse al centrosinistra di avere modi dittatoriali. Ancor di più se si considera che le accuse dei gruppi di centrodestra, con perfetto tempismo, sono state lanciate alla vigilia del 25 aprile.



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