Si riparte con le attività ricreative e culturali nei circoli in Toscana

Attività al circolo Mcl di Montelupo

I circoli tornano a respirare. In Toscana sono di nuovo consentiti gli spettacoli e le attività. Lo ha deciso un'ordinanza della Regione Toscana che ha dato il via libera alle attività sportive, ricreative, educative e corsistiche all'interno dei centri culturali, centri sociali e ricreativi.

Ferma restando la sospensione delle ordinarie attività fino al 1 luglio, ci sono novità importanti per il mese di giugno, con un graduale ritorno alla normalità.

"Ottima la scelta della Regione Toscana di emanare un'ordinanza che chiarisce il non poco che nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria si può fare da subito, prima ancora della scadenza del 1 luglio prevista dal decreto nazionale, in analogia con quanto già consentito in altri luoghi di cultura e di svago privati o pubblici. Avevo preso l'impegno di lavorare per questo risultato. Grazie alla Regione il risultato ora c'è. Finisce una discriminazione non giusta. Si tratta di un segnale di attenzione a un mondo che rappresenta un fattore indispensabile di socialità e solidarietà" ha scritto il senatore Dario Parrini.

“Una decisione che attendevamo da tempo e che viene incontro alle aspettative delle migliaia di soci e volontari che si adoperano, ogni giorno, per mandare avanti quelli che sono a tutti gli effetti presidi sociali del nostro territorio". I presidenti Acli, Arci e MCL della Toscana, Giacomo Martelli, Gianluca Mengozzi e Pierandrea Vanni accolgono con soddisfazione l’ordinanzaa.

“La piena attività, come da decreto nazionale, riprenderà solo il primo luglio – spiegano Giacomo Martelli, Gianluca Mengozzi e Pierandrea Vanni. Una decisione che abbiamo sempre ritenuto ingiusta, in quanto i circoli sono in grado di garantire tutte le precauzioni sanitarie previste dai protocolli, al pari degli esercizi commerciali a cui invece è stato già concesso di riaprire. Se da un lato questa ordinanza compensa in parte il danno subito, dall’altro conferma, ancora un volta, il valore del nostro lavoro. I 1.500 circoli della Toscana sono pronti a riaprire le porte e a contribuire con le proprie attività di animazione sociale alla ripartenza delle comunità toscane di cui sono una parte fondamentale”.



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