Di Vino Inferno, Dante sul palco alla Mostra del Chianti di Montespertoli

Mostra del Chianti a Montespertoli, il primo fine settimana e il programma dei prossimi appuntamenti


Di Vino Inferno, l'evento per i 700 anni dalla morte di Dante a cura di Giovanna M. Carli

Un lavoro interamente dedicato a Dante Alighieri, in occasione dei settecento anni dalla morte (1321-2021) in cui Giovanna M. Carli ha chiamato a partecipare quattro donne così diverse tra loro, tanto diverse che il risultato non poteva che essere coinvolgente. Musiche scelte dal compositore Giovanni Tancredi Tafani e un Virgilio inusuale, Lorenzo Simoncini, un ragazzino di undici anni così disinvolto da trascinare il pubblico: in un viaggio degno della penna di Gianni Rodari. La storica e critica d’arte Carli ha aperto la serata con una canzone struggente "Il testamento" di Franco Battiato che cita i versi di Dante dal Canto di Ulisse: “Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.

“Un percorso da Dante, Leopardi fino ad arrivare a Gianni Rodari è possibile? Direi necessario...- ha detto Giovanna M. Carli di fronte al pubblico, un tutto esaurito di prenotazioni - pensate allora a guardare stasera a Dante come diceva Rodari, con la semplicità di un ragazzino. Torniamo ragazzini...immaginiamo...divertiamoci...Di-VINO INFERNO ma Dante beveva vino? Dai documenti di archivio sappiamo che Dante aveva due poderi (uno a Radole nel comune di Pontassieve e l’altro sulla strada che da Firenze conduce a Fiesole) con vigna, alberi, arativo e ulivi. E molte sono le metafore che riguardano la vigna, la vite e il vino disseminate nella Divina Commedia”.

La serata culturale è proseguita con l’intervento di Anna Giambelli, animatrice socioculturale per l'infanzia e narratrice di fiabe che ha introdotto il pubblico al terzo Canto dell’Inferno, a seguire Giovanna M. Carli con Lorenzo Simoncini per il Canto V di Paolo e Francesca, il ragazzo ha letto l’edizione della Casa editrice Federighi, con testi di Emiliano Dalle Sale e illustrazioni di Elisa Puccioni, mentre Francesca Messinese, animatrice Socio-Educativa con anziani e diversamente abili e attrice, ha interpretato il canto di Ciacco con la profezia dell’esilio di Dante. Una straordinaria Gabriella Lauria, insegnante di lettere dell'Istituto comprensivo Don Milani di Montespertoli, ora in pensione, ha invece parlato, declamando varie terzine a memoria, del canto XXVI di Ulisse. Ha chiuso con il quinto quadro Giovanna Vannini, artigiana scrittora e attora, con un’interpretazione del Conte Ugolino, canto XXXIII. Alla serata ha partecipato anche il Governatore della Misericordia di Montespertoli con una rara edizione della Divina Commedia illustrata da Gustave Doré e una tesi di laurea in tedesco di prossima pubblicazione.

“Un evento all’insegna dell’arte e della cultura – ha concluso la curatrice Carli – di cui ringrazio il Comune di Montespertoli e l’organizzazione Placet Idee. Nuovo appuntamento a Casa di Monte il 3 agosto prossimo! Vi aspettiamo!”. Applausi e balli con la musica finale di Adriano Celentano: "Pasticcio in Paradiso". Non a caso.


Sul sito https://www.mostradelchianti.it il programma completo

Fonte: Ufficio stampa



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