Premio Bandiera Verde Cia, due aziende toscane vincono il premio 2020

Luca Brunelli

L’utilizzo di robot intelligenti per l’alimentazione “di precisione” delle razze bovine per migliorare il benessere animale in una fattoria a San Gimignano che unisce innovazione e tradizione con tre generazioni di allevatori. E poi l’esperienza di viticoltura eroica all’Isola del Giglio, con il recupero di alcuni antichi vigneti abbandonati e coltivati su ripidi pendii che scendono a picco sul mare.

Fattoria Poggio Alloro (San Gimignano) e Azienda agricola Altura Vigneto (Isola del Giglio) sono le due realtà toscane, vincitrici della Bandiera Verde Agricoltura 2020, il Premio promosso da Cia Agricoltori Italiani e annullato lo scorso anno per le restrizioni dovute al Covid.

Giunto alla XVIII edizione, è stato consegnato a Roma nella Protomoteca del Campidoglio a 15 campioni della nuova agricoltura italiana, scelti in base a specifiche categorie. Assegnati anche 3 riconoscimenti a comuni rurali virtuosi e 4 premi speciali. Fra questi, le 2 aziende toscane.

“Mai come in questo periodo - sottolinea il presidente di Cia-Agricoltori Italiani della Toscana, Luca Brunelli, presente alla cerimonia in Campidoglio - abbiamo visto gli agricoltori fare grandi sacrifici, ma anche dimostrare grande tenacia e resilienza. Il Premio Bandiera Verde 2020 è una ulteriore prova, con un’edizione che abbiamo saputo portare a termine nonostante le tante difficoltà. Ai 2 campioni vanno le nostre congratulazioni: sono, oggi, protagonisti di un premio che riconosciamo simbolicamente a tutti gli imprenditori agricoli toscani”.

La ricerca di una continua evoluzione tecnologica è il segreto del successo delle imprese agricole premiate, che permette di resistere alle crisi economiche come quella che ha travolto il Paese nell’ultimo anno e mezzo con la pandemia. E anche la sfida di non abbandonare le aziende familiari grazie a un’agricoltura che si evolve con la ricerca, ma non tradisce la missione di tutela dell’ambiente e di valorizzazione delle aree rurali.

Evidenziato il dialogo costante del settore con la tecnologia, il giro d'affari dell’agricoltura 4.0 ha toccato in Italia quota 450 milioni di euro con una crescita annua del 22% (Osservatorio Smart Agrifood) e comprende tutto il complesso di tecnologie usate dalle aziende per migliorare le rese e la sostenibilità delle coltivazioni, la qualità dei prodotti finali e le condizioni dei lavoratori.

Un altro tratto distintivo delle aziende vincitrici è il legame con la sostenibilità. L’agricoltura italiana pesa solo il 7% circa sul totale delle emissioni prodotte che si riversano sull’ambiente. Tra i Paesi Ue, è anche quello con il minor numero di prodotti con residui chimici oltre i limiti di legge: appena lo 0,6% del totale. In più, l’Italia si conferma anche ai vertici mondiali per aree coltivate a biologico, con quasi 2 milioni di ettari in tutta Italia: il 15% della superficie agricola totale, in crescita del 46% dal 2012.

I VINCITORI TOSCANI – LE MOTIVAZIONI

FATTORIA POGGIO ALLORO (SI)

Un’esperienza straordinaria di agricoltura rurale che nasce dal lavoro di tre fratelli nella seconda metà del ‘900 e che si evolve negli anni all’insegna della dimensione familiare e della ricerca di innovazione sostenibile.

La Fattoria Poggio Alloro si trova a soli 5 km da San Gimignano e conta oltre 100 ettari di terreno coltivati con metodo biologico. 24 ettari di vigneto, in cui vengono prodotte alcune varietà come la Vernaccia di San Gimignano, 50 ettari coltivati a foraggi e a cereali, dai quali viene ricavata la deliziosa pasta di semola di grano duro e la pasta di farro, e poi l’allevamento di bovini di razza chianina, una delle più antiche del mondo rurale, e oggi purtroppo in via di estinzione. Il tutto, trova collocazione all’interno dell’agriturismo ma anche sui mercati nazionali e internazionali

In tale ambito, grazie all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione, la tradizione e la sostenibilità contenute all’interno dei prodotti aziendali sono valorizzate sul mercato. Il tutto, ben si inserisce all’interno delle linee guida ispiratrici del riconoscimento Bandiera Verde Agricoltura.

AZIENDA AGRICOLA ALTURA VIGNETO (GR)

L’Azienda agricola Altura Vigneto sorge sulle ripide colline della magica isola del Giglio ed è condotta da Francesco Carfagna (assieme ai due figli e sua moglie) ex-professore di matematica, originario di Roma, trasferitosi nell’isola che frequentava da piccolo insieme ai suoi genitori. Dopo un’esperienza da ristoratore nei primi anni ‘90 decide di recuperare alcuni antichi vigneti abbandonati.

L’Impresa agraria viene fondata ufficialmente nel 2000 e le giovani vigne vengono coltivate ad alberello, terrazzate su ripidi pendii che cadono a picco sul mare. In vigna ed in azienda Francesco bandisce qualsiasi utilizzo di sostanza chimica, concedendosi solamente qualche giustificata dose di zolfo e letame. L’azienda ha impiegato oltre 5 anni per ripristinare le vigne e altrettanti per rimettere in sesto i muretti a secco.

L'isola, il mare e tutto il suo amore per questo luogo, sono racchiusi nelle bottiglie che, seppur pochissime (poco meno di 6000), sono destinate a viaggiare per il mondo raccontando tutta la ricchezza ed unicità di questa terra, un tempo nota soprattutto per i suoi vini.

Il Premio Bandiera Verde Agricoltura 2020 rappresenta quindi un riconoscimento speciale per la passione, l’impegno e la dedizione che Lei ha saputo mettere al servizio del territorio attraverso una straordinaria esperienza di “agricoltura eroica” che ha consentito il ripristino ambientale e paesaggistico unitamente al recupero e alla valorizzazione delle tradizioni agricole.

Fonte: Ufficio Stampa



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