
Pensava di avere a che fare con due persone fidate, alle quali aveva affidato addirittura la madre molto anziana. Invece i due “amici”, una coppia di coniugi italiani, residenti a Prato hanno approfittato di questa fiducia per sottrarre un'elevata somma di denaro a un 70enne pratese, loro vicino di casa, peraltro affetto da grave patologia degenerativa.
E dire che la conoscenza tra la coppia e il 70enne è nata quando quest’ultimo ha affittato un appartamento di sua proprietà ai due coniugi, affitto poi non più preteso proprio per il rapporto di amicizia che l’uomo credeva di avere instaurato; tanto appunto che era la stessa coppia a prendersi cura di sua madre.
Le indagini, avviate nel luglio dello scorso anno dalla polizia di Prato, hanno consentito di raccogliere gravi indizi a carico dei coniugi e operare un sequestro preventivo di 199 mila euro eseguito dal personale della squadra mobile della questura pratese.
I due avrebbero sottratto carte di credito e bancomat, appropriandosi dei codici di accesso, ed effettuato acquisti, prelievi e versamenti di denaro sui loro conti correnti. Inoltre, durante l'inchiesta è emerso anche che siano stati emessi in favore dei coniugi diversi assegni bancari provenienti dal libretto della vittima, la cui firma ovviamente era stata falsificata.
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