Passi da Principiante a Orsigna, l’albero con gli occhi di Tiziano Terzani

L'Albero con gli occhi (foto gonews.it)

Una gita nell'Appennino Pistoiese sulle orme dello scrittore e giornalista toscano Terzani


L'Albero con gli occhi (foto gonews.it)

Anche per questa estate 2021 riparte Passi da Principiante, la rubrica che propone ai lettori di gonews.it piccoli itinerari trekking facili e adatti a tutti.

Questa stagione mette la prima e schiaccia l’acceleratore camminando tra i boschi e in una parte dell’eredità culturale di un personaggio importante per la Toscana e non solo: Tiziano Terzani. Una passeggiata guidata dall’interesse verso la storia dello scrittore e giornalista toscano, celebre in tutto il mondo, ma anche un'occasione per trascorrere una piacevole giornata nel fresco dei monti pistoiesi.

Orsigna (foto gonews.it)

Ci troviamo ad Orsigna, nel comune di Pistoia, un piccolo paese arrampicato a 800 metri di altezza tra la vegetazione che popola le montagne, luogo del cuore dello stesso Tiziano Terzani. Qui lo scrittore trascorse, di ritorno dal suo ritiro in Asia, gli ultimi momenti della sua vita nel 2004. Il borghetto dell’Appennino Pistoiese ha rappresentato per Terzani un rifugio nel mondo in più momenti della sua vita. Nel luogo infatti sono tanti i riferimenti che tramandano la sua memoria, dall’abitazione dove lo scrittore trascorse alcuni momenti della sua vita compresa la fine e l’albero con gli occhi, che sarà il punto di arrivo di questo nuovo capitolo di Passi da Principiante.

Orsigna, come arrivare e il percorso all’Albero con gli occhi: la mappa

Passi da Principiante a Orsigna, la mappa

Una volta arrivati ad Orsigna, salendo da Pistoia e passando da Pracchia, basterà parcheggiare l’auto nella piccola piazza principale del paese, di fronte o nei pressi della chiesa di Sant’Atanasio. Da qui occorre proseguire a piedi e una volta presa la strada che porta verso l’interno del paese e superato il piccolo agglomerato di abitazioni, sulla destra si può trovare un primo sentiero che equivale all’inizio del Cai 5.

Borraccia piena e via, il cammino si sviluppa in salita e c’è bisogno di qualche piccolo sforzo ma il tutto è reso più leggero dalla costante ombra della fitta vegetazione. Una volta arrivati in cima si può trovare una piccola piazza con qualche casa. Consiglio utile: qui si trova una panchina dove poter riposare un attimo e ammirare il percorso ancora più dall’alto.
Ripreso fiato il percorso continua su una strada asfaltata. Da questo momento si trovano le indicazioni per l’Albero con gli occhi, lungo una camminata che si fa sempre più dolce fino a Casa Cucciani. Le indicazioni vi guideranno verso la pianta dello scrittore, raggiungibile attraverso un altro piccolo tratto nel bosco. È possibile leggere su dei cartelli in legno, alcune frasi incise di Terzani, un omaggio alla valle con i suoi ricordi di bambino.

(foto gonews.it)

Il percorso non ha bisogno di particolari accorgimenti ed è adatto a tutte le età, compreso agli amici a quattro zampe. Si consiglia comunque come sempre un abbigliamento comodo e scarpe chiuse. Riguardo alle tempistiche di andata e ritorno a piedi, la camminata ad Orsigna necessita di almeno due ore: una volta giunti all’albero con gli occhi basterà scendere nuovamente a valle camminando sulla strada asfaltata, via di Paoluccio.
Proseguendo lungo tutto il percorso del sentiero Cai 5 si può arrivare in 3 ore al Rifugio di Porta Franca, a 1580 metri.

L’Albero con gli occhi

L’Albero con gli occhi è un vero e proprio luogo magico. La grossa pianta ha davvero dei piccoli occhi: il giornalista e scrittore, avrebbe in questo modo spiegato al nipote il concetto che l’anima è in ogni essere vivente. Mettendo gli occhi che aveva portato dall’India sulla pianta, Terzani voleva rendere visibile il fatto che l’albero fosse come un essere umano, con una vita propria. "Tutto ha diritto a vivere, anche questo albero, e se proprio un giorno andrà tagliato perché cade sulla casa o quant’altro, bisognerà parlargli, chiedergli scusa prima di farne legna".

Il rispetto per la natura, per la vita, per ogni essere vivente si può percepire ancora oggi: sull’albero danzano liberi al vento i colori delle bandierine tibetane, risuonano sbattendo tra loro piccoli oggetti, collanine e rosari, lasciati dai visitatori nel luogo come omaggio. Chi arriva in questo piccolo angolo di pace è solito sedersi di fronte all’Albero e restare lì ad ammirarlo, come in meditazione, come probabilmente lo stesso Terzani faceva, godendo della tranquillità del momento sopra il panorama dell’Appennino Pistoiese, sull’erba e tra le rocce posizionate in equilibrio come piccole torrette.


Di ritorno verso Pistoia, si consiglia anche una piccola tappa alla Fontana del Campari, una struttura curiosa che si trova a Le Piastre: Qui per tutti i dettagli.

Altri percorsi nel blog Passi da Principiante

Margherita Cecchin



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