Afghanistan, il sindaco Biffoni: "Accogliere i profughi". Curcio (Lega): "Pensi prima ai pratesi"

Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni

"Sui 20 anni di presenza militare in Afghanistan e questo drammatico epilogo giudicherà la storia. Adesso è il momento di salvare vite umane, le vite di quelle donne e uomini che hanno dato una mano al contingente civile e militare italiano sul territorio afgano e che adesso sono minacciate dalla follia talebana".

E' il messaggio postato su Facebook da Matteo Biffoni, sindaco di Prato.

"In qualità di delegato Anci (immigrazione, ndr) ho scritto questa mattina al ministero, affinché le famiglie afghane dei civili che hanno collaborato con le nostre missioni a Kabul e Herat vengano, una volta messe in salvo dal Governo, accolte nella rete Sai. Serve un ampliamento della rete di accoglienza già esistente, come abbiamo fatto dal 2014 a oggi ogni volta che le nostre missioni si riducevano".

"Non c'è tempo da perdere - conclude - i Comuni italiani sono pronti a fare la propria parte per la salvezza di bambini, donne, uomini che rischiano la rappresaglia dei talebani solo per aver collaborato con l'Italia con l'obiettivo e la speranza di un futuro migliore".

La presa di posizione del primo cittadino pratese non è piaciuta al consigliere della Lega di Prato, Marco Curcio, che risponde così al Sindaco Biffoni: "Leggo che Biffoni, a nome dei Sindaci italiani, si rende disponibile ad accogliere famiglie afghane in fuga dal paese tornato in mano agli estremisti talebani. Il fallimento della politica estera del presidente americano Biden, che fino a un mese fa diceva che i Talebani non avevano modo di tornare al potere, non può ricadere sull'Italia e sui Pratesi. I cittadini in fuga da Kabul e dalle altre città afghane fanno soffrire, ma accoglierli tutti è impossibile. A meno che Biden e Biffoni comincino a dare il buon esempio, aprendo le porte di casa propria, prima di coinvolgere tutti i cittadini".

Di fronte alla domanda: ma se ci fossero anche Sindaci della Lega a proporre ospitalità, Curcio resta sulla sua posizione: "Ci sono intere popolazioni che muoiono di fame, che soffrono ogni giorno per carestie e malattie. Aiutare tutti è impossibile. Un Sindaco di centrodestra, o leghista che sia, ha come primo dovere quello di dare aiuto ai poveri della propria città e alle famiglie bisognose a lui più vicine".


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