Circolo Andrea del Sarto, FdI: "Buco da 1 milione, ora procedura per regolare affidamento"

Il 4 Novembre 2021, lo sfratto al circolo SMS Andrea del Sarto sarà esecutivo. E’ quanto si legge nel provvedimento dirigenziale della Direzione Patrimonio del Comune di Firenze, adottato il 27 agosto u.s.  Nel provvedimento dirigenziale si prende atto che l’Agenzia del Demanio, nel 2015 quando il bene è passato al patrimonio del Comune di Firenze, dichiarava che l’immobile era occupato senza titolo dall’associazione Circolo SMS Andrea del Sarto, tenuta a corrispondete un affitto di 190.133,81 euro l’anno. Ad oggi, come si afferma nel documento nonostante siano trascorsi altri 6 anni, il Circolo non solo non ha mai regolarizzato il contratto, né pagato gli arretrati (ammontanti a più di 1 milione di euro), ma non ha nemmeno attestato gli adempimenti alle prescrizioni date da Vigili del Fuoco.

Fratelli d’Italia è così passata all’attacco. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi e Jacopo  Cellai, hanno presentato un’interrogazione urgente al Sindaco sulla vicenda, per fare chiarezza anche sulle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti politici del Pd. Paolo Marcheschi, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia oggi insieme ai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Alessandro DRAGHI e la consigliera di Quartiere Angela SIRELLO ha partecipato ad una conferenza stampa in via Manara

Il circolo Andrea del Sarto - ha detto –  non fu sfrattato dall’Agenzia del Demanio per un colpo di spugna da parte di Palazzo Vecchio, che nell’anno 2015 chiese che lo stabile di via Manara diventasse patrimonio comunale e fosse trasferito dallo Stato al Comune. Dal 2015 ad oggi il Circolo ha continuato ad occupare abusivamente i locali di proprietà del Comune, senza nessun titolo, e senza aver mai regolarizzato il pagamento degli arretrati che ammontano a ben 1 milione di euro. Adesso finalmente, grazie anche ai nostri esposti e incensanti sollecitazioni dei tanti cittadini agli uffici comunali, i nuovi dirigenti comunali hanno dovuto prendere atto dell’occupazione abusiva, del mancato pagamento e delle prescrizioni di asl, Arpat e Vigili del Fuoco. Con il provvedimento dirigenziale del 27 agosto hanno infatti deliberato lo sfratto esecutivo al Circolo".

"L’atteggiamento di comprensione che il Comune e gli uffici comunali hanno tenuto nei confronti di questa vicenda è grave – continua Marcheschi - Allarmanti soprattutto le dichiarazioni dell’assessore che afferma di voler ridare vita al Circolo. Invece, chiediamo che venga fatta chiarezza su: chi paga i danni erariali (oltre 1 milioni di euro sottratte alle casse del Comune) e chi si accolla i costi dei lavori di ripristino ambientali e di sicurezza dell’edificio. Inoltre, è importante capire se il Comune intenda costituirsi in giudizio contro gli occupanti.  Da anni i residenti della zona segnalano al Sindaco una situazione insostenibile. A suon di esposti e carte bollate, hanno segnalato più volte, insieme anche a noi di Fratelli d’Italia, a tutte le autorità competenti vari problemi di sicurezza, ordine pubblico ed ambientali, quali la possibile presenza di amianto in una tettoia costruita dal circolo a copertura della sala biliardo. Ma ad oggi nessuno del Comune si è degnato di dare risposte scritte a questi cittadini".

Infine – conclude Marcheschi - Se veramente il Comune vuole dare un segnale chiaro e trasparente a tutte quelle associazioni che operano onestamente nella nostra città, deve assolutamente dissipare ogni dubbi: recuperare i soldi persi e rilanciare la struttura con un regolare bando, ponendo attenzione ai tanti problemi ambientali legati al quartiere"

Riconosciamo – incalza Alessandro DRAGHI, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale-  la valenza storico, sociale e culturale del circolo Andrea del Sarto  dove è nato il socialismo a Firenze, però non si può nascondere la testa sotto la sabbia, ci sono gravi anomalie che il Comune deve risolvere. Il bene dal 2016 è comunale, quindi il Comune può decidere liberamente di venderlo o destinarlo ad altro oppure eventualmente decidere di salvarne la funzione sociale, stavolta, però lo deve fare secondo le regole imposte dalla legge, nel rispetto soprattutto dei tanti affittuari che sono concessionari di beni pubblici. Nel caso di Andrea del Sarto non si può cancellare con un colpo di spugna anni ed anni di arretrati. Inoltre è necessario che il Comune risponda ai cittadini e faccia chiarezza sulla presenza di amianto. Sappiamo che alcuni lavori sono stati fatti, ma non sappiamo né che tipo di lavori né se fosse o meno amianto ”.



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