Aquateam senza una piscina: "Amareggiati e arrabbiati, oltre 3mila firme raccolte"

Siamo a settembre e siamo ancora senza una piscina!

Ci siamo tutti esaltati per le 69 medaglie vinte dai nostri atleti alle ultime Paralimpiadi, di cui ben 39 provenienti dal nuoto. Tutti pronti ad osannare i “nuovi eroi” sui social ma quando c’è la possibilità di fare qualcosa di concreto, di impegnarsi, di dare una mano, dobbiamo amaramente constatare che chi può, si rigira dall’altra parte.

Chi arriva a gareggiare alle Paralimpiadi è il meglio di un intero movimento. Molti dei nostri atleti partecipano con ottimi risultati ai campionati italiani delle federazioni a loro dedicate, la FINP per gli atleti con disabilità fisica e la FISDR per atleti con disabilità intellettiva-relazionali.

La nostra è un’associazione sportiva dilettantistica che si sostiene grazie alle donazioni di ditte e privati e alcuni contributi delle nostre federazioni sportive. Non abbiamo mai ricevuto un sostegno economico da parte delle istituzioni pubbliche. Le nostre entrate vengono utilizzate per dare visibilità al nostro progetto, per il vestiario, gli attrezzi e il materiale per allenarsi, nonché per pagare le trasferte per le gare, perché vogliamo che tutti i nostri atleti abbiano la possibilità di partecipare, indipendentemente dalle capacità economiche della famiglia. I nostri tecnici lo fanno a titolo volontario, togliendo tempo alle proprie attività lavorative e ai propri affetti.

Non chiediamo soldi, ma semplicemente spazi idonei dove far allenare ragazzi con problematiche fisiche e psicologiche, che hanno esigenze e tempi particolari.

Attualmente abbiamo 50 ragazzi iscritti alla nostra associazione e tantissime richieste a cui ancora non abbiamo potuto dare una risposta. Da quando è iniziata la pandemia da Covid 19, la maggior parte dei nostri atleti ha dovuto forzatamente smettere. Infatti, anche quando è stato possibile riprendere l’attività, tutte le piscine gestite da Aquatempra, fra cui quella di Fucecchio-Santa Croce e quella di Empoli, sono rimaste chiuse.

Per non sospendere completamente l’attività abbiamo dovuto spostarci lontano, a Monsummano Terme, a Calci o a Pontedera, dove abbiamo trovato chi gestisce gli impianti (Ass. Nuoto Valdinievole, Ass. la Gabella, Progetto Sport), a cui saremo sempre grati, che si sono messe subito a disposizione, dandoci gli spazi necessari. I pochi atleti che hanno continuato, insieme ai nostri tecnici, si sono dovuti sobbarcare lunghe trasferte e ulteriori spese economiche. La maggior parte non ha potuto riprendere l’attività per motivi economici, di tempo e/o perché la propria disabilità non permette loro: per noi è stata una grande sconfitta.

Bisogna essere consapevoli che se stare fermi crea grossi problemi ad un atleta normodotato, per un atleta con disabilità è devastante. Si tratta di progressi acquisiti con tanto lavoro, tanta pazienza, a piccoli passi, grazie all’impegno dell’atleta, dell’istruttore e del rapporto di fiducia reciproca e di complicità che si crea nel tempo. Abbiamo disperso il lavoro di anni.

Anche molti dei nostri tecnici hanno dovuto smettere. Bisogna sapere che non è facile trovare tecnici qualificati che decidano di dedicarsi a persone con disabilità. Inoltre ci vogliono brevetti specifici, tanto tempo per formarli (ogni persona con disabilità ha le sue peculiarità): non diamo i nostri ragazzi al primo arrivato, dobbiamo fidarci noi per primi, essere sicuri sia sul piano tecnico che umano.

Pensiamo anche che inserire un ragazzo con disabilità in piscina richiede tempo. Sono necessari degli incontri con i genitori e con chi lo segue, per illustrare l’attività e performarla al meglio alle caratteristiche personali, stabilire il tecnico che lo seguirà e il percorso sportivo formativo.

Tutto ciò premesso, ci è stato detto che a settembre le piscine sarebbero riaperte e di fare richiesta ufficiale per gli spazi necessari.

I primi di luglio abbiamo mandato, tramite pec, la richiesta degli spazi acqua necessari nonché una richiesta di incontro per spiegare le nostre necessità, ad Aquatempra, gestore degli impianti della nostra zona, al garante della disabilità di Fucecchio, ad amministratori e politici locali: nessuno ha risposto.

Abbiamo mandato un’ulteriore pec, sollecitando una risposta, a cui non abbiamo avuto alcun riscontro. All'incontro on line che avevamo fissato non si è presentato nessuno.

Venuti a conoscenza della riapertura degli impianti il 13 settembre, abbiamo pregato il sindaco di Fucecchio e l’assessore di Santa Croce sull'Arno di sollecitare Aquatempra per inviare una risposta.

Il 7 settembre Aquatempra ci risponde che può soddisfare solo in parte la nostra richiesta: 1 corsia dalle 14.45 alle 16.30 il lunedì e il giovedì, 3 corsie per 1 ora e mezzo il sabato dalle 18.00 alle 19.00. il tutto per oltre 50 tesserati o molti altri in attesa di iniziare. Naturalmente nel rispetto del distanziamento previsto dalla normativa Covid. Ci troviamo veramente in grossa difficoltà.

Quello che spiace e amareggia è che un territorio che ha fatto dell’attenzione al sociale una sua bandiera, oggi non riesca a valorizzare realtà come la nostra che permettono a questi ragazzi di cercare, attraverso lo sport, una maggiore autostima, consapevolezza del proprio corpo e delle proprie potenzialità, diventare più autonomi, socializzare, fare gruppo, ridere e scherzare con gli altri atleti, anche di altri gruppi sportivi che si allenano nelle stesse ore.

Nei mesi scorsi abbiamo lanciato una petizione sulla piattaforma change.org. Abbiamo raccolto circa 3000 firme. Nei prossimi giorni chiederemo al presidente della Regione Toscana, al presidente della città Metropolitana di Firenze e a quello di Pisa, al presidente del Circondario dell’Empolese Valdelsa, ai sindaci dei comuni di Castelfranco di Sotto e di Fucecchio, al presidente di Aquatempra, di essere accolti per consegnare loro le firme ed esporre la nostra realtà e il nostro disagio. Sentiremo il loro parere e se ci sono soluzioni per noi. In base a questo valuteremo il da farsi.

Siamo amareggiati e arrabbiati ma prima di smettere le proveremo tutte, lo dobbiamo a questi splendidi atleti.

Asd Aquateam Nuoto Cuoio



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